Il giorno dopo, Bruxelles si sveglia ancora nello sgomento. La capitale belga ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e le notizie del day after sono principalmente due:il bilancio sale a 32 morti (è stata ufficialmente identificata la prima vittima: una donna peruviana di 37 anni) e 270 feriti, e sono stati identificati i responsabili della carneficina. Si tratta ancora una volta di due fratelli kamikaze, come accadde quattro mesi fa a Parigi: sono Khalid e Ibrahim El Bakraoui gli attentatori suicidi che si sono fatti saltare in aria all’aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles. I due hanno tra i 27 e i 30 anni avrebbero precedenti uno per rapina e uno per terrorismo. L’identificazione dei due è stata resa nota dalla polizia, mentre è stato catturato un complice che però non è il famoso “terzo uomo”, colui che compare nelle immagini a circuito chiuso dell’aeroporto con i due fratelli e con un cappello in testa. L’uomo in fuga è dunque il quarto componente del commando terroristico: si tratterebbe di Najim Laachraoui, lo stesso artificiere delle stragi francesi dello scorso 13 novembre. In aeroporto c’era anche un altro kamikaze, che non è stato ancora identificato.
VITTIMA ITALIANA – Intanto la Farnesina parla di una prima vittima italiana, dopo che ieri era arrivata notizia di tre feriti, nessuno dei quali in pericolo di vita: si tratta di Chiara Burla, 24 anni, di Varallo; Marco Semenzato, padovano, 34 anni; Michele Venetico, 21 anni, nato in Belgio, che da tre anni lavorava proprio nello scalo di Zaventem. “È molto probabile che ci sia una vittima italiana tra le vittime degli attentati di Bruxelles”, ha detto il ministero degli Esteri. Poco dopo Maurizio Lupi all’uscita da Palazzo Chigi, dov’era in corso un vertice con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha confermato: “Il presidente del Consiglio ci ha informato che c’è una verifica in corso su una possibile vittima italiana. Sarebbe una donna che prendeva normalmente la metropolitana e che risulta dispersa. Dovrebbe essere tra le vittime della metro ma la violenza dell’esplosione ha reso le vittime irriconoscibili”. Il ministro degli Esteri belga ha dichiarato che tra morti e feriti sono state colpite persone di 40 nazionalità diverse. La partita amichevole Belgio-Portogallo, inizialmente programmata a Bruxelles e poi annullata per lutto, si giocherà invece regolarmente ma in Portogallo.
REAZIONI POLITICHE – Il premier Matteo Renzi, dopo il comitato di sicurezza convocato ieri in cui invitava alla calma, ha parlato pubblicamente anche oggi, aprendo l’incontro con i capigruppo di maggioranza e opposizione a Palazzo Chigi: “Contro l’Isis ci vuole un patto europeo. Occorre investire in una struttura unitaria della sicurezza europea. Stringere sui meccanismi di intelligence fra i paesi europei e non solo, valorizzare Europol, lavorare su una struttura condivisa”, ha ribadito il presidente del Consiglio. Ieri da Cuba è arrivata la solidarietà anche del presidente americano Barack Obama: “L’America farà di tutto per assicurare che i responsabili di questi atti paghino per ciò che hanno fatto”, ha detto il presidente americano parlando a fianco di Raul Castro. “Dobbiamo rimanere uniti indipendentemente dalla nazionalità, dalla razza e dalla la fede nella lotta contro l’orrore del terrorismo. Possiamo sconfiggere e sconfiggeremo coloro che mettono a rischio la nostra sicurezza e la sicurezza delle genti in tutto il mondo”.
“The thoughts and prayers of the American people are with the people of Belgium” —@POTUS on the attacks in #Brussels https://t.co/TWxnIDfDqL
— The White House (@WhiteHouse) 22 marzo 2016