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Borsa piatta ma Finmeccanica e risparmio gestito corrono

Piazza Affari chiude attorno alla parità ma brillano Mps, Finmeccanica, Azimut, Anima e Ferragamo – Vendite su Generali malgrado i conti eccellenti, sulle due big del credito, su Tenaris e su Tod’s – Contrastati i listini europei.

Borsa piatta ma Finmeccanica e risparmio gestito corrono

Chiusura di settimana in moderato rialzo per le Borse europee mentre a Piazza Affari prevale la volatilità nel giorno delle “tre streghe”, giornata di scadenze tecniche legata a indici, future e opzioni. Il Ftse Mib chiude così sulla parità (+0,02%), archiviando una settimana in negativo dopo quattro settimane di seguito positive. Il bilancio di Piazza Affari è ancora in rosso da inizio anno con una perdita del 13%. Debole anche Londra -0,19%, mentre Francoforte segna un +0,59% e Parigi +0,44%.

Positiva Wall Street dove gli indici, alla chiusura dell’Europa, si muovono in deciso territorio positivo nonostante anche oltreoceano cada la giornata delle “quattro streghe”, scadenze di opzioni e future che si verificano il terzo venerdì di ogni mese: il Dow Jones sale dello 0,6% e l’S&P500 dello 0,39%, confermando per ora la quinta settimana consecutiva di rialzo. In evidenza soprattutto Boeing, Nike e Caterpillar.

Il petrolio oggi ritraccia con il Wti che cede lo 0,32% mantenendosi comunque sopra i 40 dollari al barile. Il Brent si mantiene sulla parità a 41,55 dollari al barile. Il cambio euro dollaro scivola dello 0,41% a 1,1272. Sul fronte macroeconomico l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso a 90 punti dai 91,7 di febbraio ed è risultato inferiore alle attese degli analisti.

A Piazza Affari si mette in luce Mps +3,93%, seguita da Anima +3,65% che beneficia dell’annuncio di un dividendo da 25 centesimi superiore alle attese. Nel risparmio gestito avanza tra i migliori del Ftse Mib anche Azimut +3,15%. Bene Finmeccanica +3,62% all’indomani della presentazione dei conti. Ferragamo sale del 3,05% dopo che Goldman Sachs e Cheuvreux hanno alzato il target all’indomani dei buoni risultati.

Gli occhi oggi sono però puntati sul dossier Banco Popolare-Bpm dopo la lettera della Bce con i rilievi sul progetto di aggregazione, tra cui la necessità che il nuovo istituto post fusione abbia fin da subito una forte posizione patrimoniale, da ottenere anche con adeguate capital action.Si è tenuto questa mattina alle 8 presso uno studio legale milanese il vertice tra il consigliere delegato della Bpm (-0,52%), Giuseppe Castagna, e l’ad del Banco Popolare (+2,47%) Pier Francesco Saviotti per fare il punto sulla situazione.

Riflettori anche su Telecom Italia -0,3% nel giorno del cda sui conti che hanno registrato perdite in aumento. Sul dossier torri ci vorrà ancora tempo. Sono ancora da valutare invece le offerte avanzate da Cellnex/F2i e da Ei Towers per l’acquisto delle torri di Inwit. “Ci vorrà ancora un po’ di tempo” ha commentato l’ad Marco Patuano.

Eni sale dello 0,88% dopo che nel nuovo piano industriale ha confermato la cedola, nonostante la flessione del petrolio degli ultimi due anni. In fondo al paniere delle blue chip Tenaris -1,83%, Unicredit -1,76%, Tod’s -1,71% che da lunedì non sarà più nel paniere delle blue chip, Generali -1,66% che oggi ha presentato i conti e Intesa Sanpaolo -1,11%.

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