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Fisco e Pmi: meno tasse sui corporate bond

Nel pacchetto di interventi per la competitività che dovrebbe arrivare fra aprile e maggio il Governo sta pensando d’inserire un incentivo fiscale a favore del risparmio investito nelle Pmi e una riedizione corretta della “Tremonti ter”, che premiava l’acquisto o il leasing di macchinari industriali.

Fisco e Pmi: meno tasse sui corporate bond

Un piano per detassare gli utili reinvestiti in azienda e nuovi sgravi per chi investe nelle piccole e medie imprese. Sarebbero queste le nuove misure che potrebbero confluire nel pacchetto di interventi per la competitività allo studio del Governo. Il decreto, che si chiamerà “Investment compact 2” o “Finanza per la crescita 2.0”, dovrebbe arrivare tra la fine aprile e le prime settimane di maggio. L’obiettivo dell’Esecutivo sono le imprese fra i 50 e i 250 milioni di euro di ricavi annui.

RISPARMIO RETAIL

In un’epoca di tassi azzerati i nuovi coprorate bond potrebbero essere più attraenti, per questo si pensa d’incentivare ulteriormente queste forme d’investimento con nuove agevolazioni. Attualmente le rendite su queste obbligazioni sono tassate al 26%: il prelievo potrebbe essere azzerato o portato al 12,5%, come per i titoli di Stato.  

L’incentivo fiscale a favore del risparmio investito nelle Pmi dovrebbe concentrarsi sul denaro utilizzato per il rafforzamento dimensionale, di capitale o di posizionamento delle aziende sui mercati esteri. L’intervento potrebbe riguardare direttamente il prelievo sui capital gain ed essere subordinato ad alcune condizioni, come una durata minima dell’investimento o il tipo di asset allocation. I tecnici dell’Economia, dello Sviluppo economico e della Banca d’Italia avrebbero avuto contatti anche con Assogestioni e società di private equity o debt equity, che hanno già prodotti di risparmio adeguati.

INVESTIMENTI IN MACCHINARI INDUSTRIALI

Nell’ambito della task force con il Tesoro e Bankitalia, inoltre, il ministero dello Sviluppo economico avrebbe proposto anche una riedizione corretta della “Tremonti ter”, la norma che premiava l’acquisto o il leasing di macchinari industriali escludendo il 50% degli investimenti dall’imposizione sul reddito d’impresa. Lo sgravio era quindi valido ai fini dell’Irpef e dell’Ires, ma non dell’Irap, che non si calcola sul reddito d’impresa ma sul valore della produzione.

Tra le possibili correzioni della “Tremonti ter” rientra l’ipotesi di limitare il calcolo dell’agevolazione agli investimenti incrementali effettuati in un arco di tempo precedente (ad esempio triennio o quinquennio). Si valuta anche un’estensione ai fini Irap.

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