Basta con i conguagli: le bollette della luce saranno fatturate sui consumi reali, non più su stime. I dati sul comportamento energetico saranno dettagliati al quarto d’ora e consentiranno una gestione innovativa dei consumi (energy footprint). Non solo: le procedure di cambio fornitura e di voltura saranno più veloci e il sistema delle fasce predefinite sarà superato, rendendo possibili nuove offerte con fasce orarie flessibili o con soluzioni prepagate. Questi alcuni dei benefici legati alle nuove funzionalità definite dall’Autorità per l’Energia per i contatori di seconda generazione, i misuratori digitali che gradualmente potranno sostituire quelli elettronici già presenti nelle nostre case.
Le nuove funzionalità rappresentano le caratteristiche minime per i contatori intelligenti che, in base alle scelte dei distributori (i soggetti titolari dell’attività di misura), potranno sostituire quelli elettronici di prima generazione – installati a partire dal 2001- che progressivamente terminano la loro vita utile di 15 anni.
Tra le diverse funzionalità dei nuovi misuratori 2G viene, ad esempio, prevista la rilevazione dei dati dell’energia ogni 15 minuti e la rilevazione continua della potenza, per avere un quadro aggiornato quotidianamente dei nostri prelievi giornalieri e comportamenti di consumo, con dati da visualizzare sul display o da trasferire a dispositivi esterni.
Nella versione 2.0 dei contatori, che è già disponibile, sono previste due possibili soluzioni di connessione per la telelettura e telegestione: attraverso la rete elettrica PLC (Power Line Carrier) o in radiofrequenza, con la possibilità di lettura di tutti i registri, di aggiornamento del funzionamento del misuratore in base agli accordi contrattuali conclusi tra il cliente e il venditore. E’ stato definito anche un canale di comunicazione diretto con il cliente, oltre al display a bordo contatore, per la trasmissione dei dati ad un dispositivo intelligente che può essere installato in casa.
Per quanto riguarda una possibile evoluzione futura, la versione 2.1, potrà integrare canali di comunicazione oggi non ancora maturi per la specifica applicazione dei misuratori 2G o non diffusi sull’intero territorio nazionale, come quelli basati su tecnologie wireless (nuova radiomobile dedicata) o wired (fibra ottica).