Sono ben 300mila i membri del Partito comunista cinese sanzionati nel 2015 per corruzione, nell’ambito della vasta campagna lanciata dal presidente Xi Jinping.
Il numero può sembrare alto, ma non rappresenta che lo 0,3% degli 88 milioni di membri del Partito. Le procedure sanzionatorie sono interne all’organizzazione e solo i casi più gravi vengono portati di fronte agli organi giudiziari (lo scorso anno appena 14mila).
Dei 300mila sanzionati, 200mila hanno ricevuto “punizioni leggere”, mentre 82mila hanno avuto “sanzioni pesanti”, ha reso noto la Commissione centrale d’ispezione disciplinare. Le persone incriminate, in ogni caso, hanno dovuto lasciare il proprio posto.
Sono state anche inviate 54mila lettere di richiamo.