Giuseppe Castagna e Castagna e Pier Francesco Saviotti, ad rispettivamente di Bpm e Banco Popolare, saranno oggi in Bankitalia per aggiornare l’autorità nazionale sullo stato del progetto di fusione fra i due istituti.
Ci sono ancora problemi da risolvere nella trattativa, perciò non si possono ancora indicare tempi precisi per la presentazione dell’operazione. E’ questo, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, lo stato dell’arte rappresentato ieri da Castagna ai consigli dell’istituto milanese.
Per questo non è ancora possibile dire se questo weekend sarà quello decisivo per il varo dell’operazione e al momento non risultano convocazioni degli organi decisionali.
Bpm e Banco intanto aspettano indicazioni anche dalla Bce, in particolare sui tempi richiesti per lo smaltimento delle sofferenze, fattore fondamentale per assicurare che il nuovo aggregato non avrà bisogno di aumenti di capitale, punto fermo della strategia di Castagna e di Saviotti.
Lo stesso Castagna, l’8 febbraio, in conference call con gli analisti aveva sottolineato l’importanza di “capire che tempi avremo come combined entity molto profittevole per ridurre lo stock. Non mi preoccupa quindi il dato iniziale combined – aveva aggiunto – ma la capacità che la combined riuscira’ a generare dal punto di vista dei ricavi per soddisfare parte delle esigenze di disposal delle asset class”.
