Chiuso il capitolo delle pregiudiziali dell’opposizione, respinte dalla Camera con un’ampia maggioranza, il decreto banche continua il suo iter. Domani si apriranno le audizioni: prima la Consob, poi di seguito Bankitalia, Abi, Ferdercasse e sindacati dei bancari.
Argomento principale sarà la riforma delle banche di credito cooperativo. Secondo le ultime indiscrezioni il provvedimento potrebbe subire importanti correzioni da inserire all’interno di un emendamento di maggioranza. Il primo cambiamento potrebbe riguardare il “salvataggio” di una norma che garantisca le specificità territoriale del sistema delle casse rurali Raiffeisen (Alto Adige) seguendo le linee guida contenute nell’autoriforma elaborato dalle stesse Bcc.
Un altra modifica possibile dovrebbe riguardare la soglia minima per le holding al momento fissata intorno al miliardo di euro. Alcune risposte si attendono inoltre sugli interrogativi relativi alla way out e alla deroga in base alla quale le Bcc con un patrimonio netto superiore ai 200 milioni di euro potranno avere la possibilità di diventare Spa grazie al versamento del 20 per cento della riserva indivisibile alle casse statali.