Matteo Renzi vuole al più presto la legge sulle unioni civili e oggi sottoporrà all’assemblea dei senatori del Pd un emendamento del Governo, che dà il via libera al disegno di legge Cirinnà ma stralciando la stepchild adoption e le norme fotocopia tra unione civile e matrimonio, su cui è pronto a chiedere la fiducia.
“Pensiamo – ha detto il premier – che sia arrivato il momento di mettere fine al rinvio costante che c’è stato e che bisogna chiudere. Purtroppo il Pd non ha vinto le elezioni e al Senato ci mancano 49 voti: c’era un accordo con il Movimento 5 Stelle che, venti minuti prima del voto, s’è tirato indietro”. Perciò non resta che fare un accordo con Ncd. Ed è quello che succederà.
La relatrice Monica Cirinnà s’è già detta d’accordo: “Sulle unioni civili da due anni giochiamo a scacchi e l’emendamento del Governo può farci fare scacco matto”. Gongola Alfano: “Finalmente sta prevalendo il buon senso”. Protestano invece con il presidente del Senato Grasso i grillini: “Il Governo sta esautorando il Parlamento”. Ma l’autogol se lo sono fatti da soli e ora è tardi per fermare la legge che avrebbero potuto rendere migliore e votare se non fossero ricorsi all’incredibile voltafaccia della settimana scorsa.