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Marchionne non rientra in Confindustria

Sergio Marchionne esclude che Fca possa rientrare in Confindustria e spiazza i candidati alla presidenza degli industriali (Bonometti e Regina) che più si erano spesi per un ritorno a casa del gruppo torinese.

Marchionne non rientra in Confindustria

No, Fca non tornerà a casa e non rientrerà nei ranghi di Confindustria. E’ stato il ceo di Fca, Sergio Marchionne, a chiarirlo in modo definitivo ieri durante il primo confronto a Torino tra i quattro candidati alla presidenza dell’organizzazione degli industriali italiani e cioè Vacchi, Boccia, Bonometti e Regina.

Fca, che considera considera Confindustria poco più di un carrozzone ormai superato, resterà come oggi associata solo alle strutture confindustriali territoriali con contratti di servizio.

L’uscita di Marchionne, che la Confindustria allora presieduta da Emma Marcegaglia ebbe il torto di lasciarsi sfuggire non avendo minimamente colto la portata della sfida competitiva che il manager italo-canadese intendeva proporre sul terreno delle relazioni industriali e che ha poi vinto sia negli Usa sia nelle fabbriche italiane di Fca con il consenso di Fim-Cisl e di Uilm, spiazza i candidati alla successione di Giorgio Squinzi che più si erano spesi per un rientro del gruppo automobilistico torinese in Confindustria e cioè Marco Bonometti e Aurelio Regina. Ma per la corsa alla leadership di Confindustria i giochi sono tutti aperti e proprio il modo di intendere i rapporti con i sindacati diventerà uno spartiacque.

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