Internet rovescia uno stereotipo esistente dalla notte dei tempi e consegna alle donne un’arma fortissima contro le lamentele di padri, mariti e fidanzati che osservando pacchi e pacchetti dopo una sana seduta di shopping al femminile non riescono a nascondere il loro disappunto verso quello che è da sempre stato considerato il passatempo preferito (e dispendioso) del sesso debole.
Ma se ai negozi fisici si sostituiscono lo schermo di un computer e un mouse, la realtà si capovolge dando agli uomini lo scettro di spendaccioni e alle donne la medaglia della parsimonia.
Questo quanto rivelato da una ricerca di Paysafercard secondo cui la spesa media degli italiani in acquisti online è pari a 138 euro annui a persona. Facendo una distinzione di genere si scopre però che se la spesa media delle donne ammonta a 100 euro, per gli uomini si sale a 175. E non è finita, perché se in Europa la differenza tra i due sessi si aggira intorno al 58%, in Italia si raggiungono i 74 punti percentuali, conferendo al “maschio italiano” l’inequivocabile primato continentale.
L’indagine di Paysafercard – svolta intervistando un campione di 500 persone di età compresa tra i 16 e i 69 anni – si spinge anche oltre e traccia anche un profilo del consumatore online tipo.
A spendere di più sono i ragazzi compresi nella fascia d’età 16-29 anni, per i quali la spesa media procapite sale fino a 72 euro, contro i 115 spesi da chi si trova nella fascia di età compresa tra i 60 e i 69 anni.
