L’unica posizione da conquistare era quella, la terza. Nulla ha potuto fare contro il dominio di Samsung e Apple, ma Huawei ha conquistato il podio mondiale degli smartphone più venduti, superando la concorrenza dei connazionali cinesi Lenovo e Xiaomi e della coreana LG. Nel 2015, secondo i dati dello studio IDC, Huawei ha venduto più di 100 milioni di smarpthone, 108 per la precisione, crescendo del 44%, ossia più di quattro volte più velocemente del mercato, che nell’ultimo anno solare ha registrato un +10% a 1,4 miliardi di apparecchi venduti.
Questa performance vale al produttore cinese il 7,4% della quota di mercato globale, ormai quasi il triplo di marchi storici come Sony, Blackberry e Nokia, tutti e tre al di sotto del 3%. Il mercato di destinazione resta però prevalentemente quello domestico: in Europa Huawei non supera il 4-5% della quota di mercato, risultando persino dietro a Wiko. La strategia, secondo un’analisi che Le Figaro dedica all’exploit della casa cinese, è ormai chiara: a differenza di quanto hanno fatto in passato competitor europei come Nokia ed Ericsson, Huawei è sia produttore di cellulari che operatore di telefonia mobile.