Sul blog ufficiale di Google, i tecnici del colosso informatico hanno comunicato che, a partire da aprile 2016, terminerà il supporto ufficiale del browser Chrome sui sistemi operativi Windows XP e Windows Vista.
La lista delle versioni non più supportate è in realtà più lunga e annovera anche quelle pensate per il mondo Apple, ovvero Chrome per OS X 10.8 e precedenti. Questo non significa certo che il browser smetterà di funzionare sulle macchine che hanno questi sistemi operativi datati, ma semplicemente che queste versioni non riceveranno più gli aggiornamenti che assicurano una maggiore stabilità e sicurezza al sistema.
La decisione non è affatto improvvisa. I tecnici di Google avevano infatti già consigliato, a fine 2015, un upgrade a breve scadenza dei sistemi operativi per tutti gli utenti che avessero deciso di continuare ad utilizzare Chrome sui propri computer.
Inoltre, coprire un così grande numero di versioni diverse, a seconda del particolare sistema adottato, toglie chiaramente risorse a Google, che deve impegnare personale per mantenere il supporto per del software davvero obsoleto. E’ quindi comprensibile che si scelga una strategia che tolga quest’onere per i sistemi più vecchi ancora supportati.
Per non parlare del fatto che la stessa Microsoft, che produce i sistemi operativi in questione, non rilascia più da tempo alcun tipo di aggiornamento, ad esempio, per Windows XP e presto accadrà la stessa cosa per Windows Vista.
In Italia, tra l’altro, è d’obbligo, per la legge sulla privacy, dotarsi di sistemi adeguati che garantiscano livelli minimi di sicurezza, soprattutto quando si maneggiano dati personali di terzi. Ed è quindi già necessario aggiornare i sistemi operativi utilizzati, per altre ragioni.
Google in questo senso andava ben oltre la copertura minima per quanto riguarda la sicurezza e la compatibilità dei suoi strumenti software. L’annuncio era quindi non solo previsto e prevedibile, ma anche corretto ed auspicabile.
