Vincere per continuare il sogno Champions. Inter e Milan cercano due successi che, classifica alla mano, sarebbero fondamentali per conquistare il terzo posto, tanto più dopo il pareggio della Fiorentina sul campo del Bologna (1-1, gol di Bernardeschi e Giaccherini). Il discorso vale soprattutto per i nerazzurri, che in caso di successo tornerebbero in da soli sul gradino più basso del podio, ma anche per i rossoneri, che si porterebbero a soli 4 punti dai viola. Sarà l’Inter a inaugurare la domenica calcistica nel lunch match contro il Verona (ore 12.30), contro l’Hellas ultimo in classifica ma rilanciato dalla vittoria di mercoledì sull’Atalanta.
“Non sarà semplice, loro si sono risollevati e stanno facendo risultati ottimi – il pensiero di Mancini. – Dobbiamo pensare a vincere questa partita e continuare quanto di buono fatto col Chievo”. Il tecnico, nuovamente in panchina dopo la squalifica di mercoledì, non ha però dimenticato le polemiche dei giorni scorsi, che vedono protagonisti, ancora una volta, gli arbitri italiani. “Solo da noi gli allenatori vengono squalificati, questa cosa non esiste in nessun altro paese al mondo – ha spiegato in conferenza stampa. – In Inghilterra e in Turchia non sono mai stato espulso, parlavo con il quarto uomo e mi confrontavo, proprio come qui. E’ meglio che non dica quello che penso…”.
Il nervosismo post derby, insomma, è tutt’altro che scomparso, ecco perché un risultato positivo a Verona sarebbe davvero importante per l’ambiente nerazzurro. Mancini ha almeno 3 dubbi di formazione tra centrocampo e attacco: i ballottaggi riguardano Medel e Felipe Melo, ma anche Brozovic e Gnoukouri e Perisic-Ljajic. Il 4-3-3 interista dovrebbe vedere Handanovic in porta, Nagatomo, Murillo, Juan Jesus (Miranda è squalificato) e Telles in difesa, Brozovic, Medel e Kondogbia a centrocampo, Perisic, Icardi ed Eder in attacco. Delneri, chiamato a una vera e propria impresa per riaprire il discorso salvezza, risponderà con un 4-4-2 con Gollini tra i pali, Gilberto, Moras, Helander e Pisano nel reparto arretrato, Wszolek, Marrone, Ionita ed Emanuelson in mediana, Toni e Pazzini là davanti.
Nel pomeriggio (ore 15) invece sarà il turno del Milan, a caccia della terza vittoria consecutiva dopo quelle su Inter e Palermo. Di fronte ci sarà l’Udinese di Colantuono, reduce dai pareggi con Lazio ed Empoli e vogliosa di rovinare il pomeriggio rossonero. “Quest’anno siamo riusciti solo una volta a vincerne 3 di fila, ora voglio eguagliare questo record e poi, settimana prossima, superarlo – l’arringa di Mihajlovic. – Con l’Udinese sarà una gara insidiosa, loro corrono e giocano bene. Dovremo giocare come se fosse un derby, abbiamo già perso troppi punti per strada”.
In effetti il margine d’errore è ridottissimo, anche perché settimana prossima ci sarà Fiorentina-Inter e il Milan non può sprecare l’occasione di avvicinarsi quantomeno a una delle due. Mihajlovic vuole battere il ferro finché è ancora caldo, ecco perché si affiderà al consueto 4-4-2 al netto dell’assenza (molto pesante) di Bonaventura, fermato da un dolore all’anca e nemmeno convocato. La fascia sinistra sarà così occupata da Kucka con Bertolacci e Montolivo coppia centrale di centrocampo, per il resto tutto confermato con Donnarumma in porta, Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli in difesa, Honda esterno destro e la coppia Bacca-Niang in attacco. Colantuono tenterà il colpaccio con il solito 3-5-2: Karnezis tra i pali, Wague, Danilo e Felipe nel reparto arretrato, Edenilson, Badu, Lodi, Kuzmanovic e Armero in mediana, Matos e Thereau là davanti.