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Imprese, nel 2015 la crescita torna ai livelli del 2007 (+0,75%)

Nel 2015 45mila le imprese in più, 20mila nel Mezzogiorno – Metà nel commercio e turismo, in “rosso” il bilancio nei settori manifatturiero e costruzioni . Lo Bello: “La fase più difficile della crisi è probabilmente alle spalle”

Cresce il numero delle imprese in Italia e torna ai livelli pre-crisi del 2007 (+0,75%). Il saldo attivo delle iscrizioni è di 45 mila unità: due terzi si concentrano in tre soli comparti: commercio (+11.990 unità), turismo (+11.263) e servizi alle imprese (+9.409). Ancora in campo negativo (seppure in miglioramento rispetto al 2014), le costruzioni (-6.055 imprese), l’agricoltura (-5.460) e le attività manifatturiere (-2.416). 

E’ quanto emerge dai dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese nel 2015, diffusi da Unioncamere – InfoCamere. 

Un bilancio positivo, sottolinea un comunicato di Unioncamere e “lo si deve in particolar modo alle imprese di giovani, stranieri e donne: il saldo delle aziende create da under 35 (+66.202 unità) supera nettamente l’intero saldo annuale (+45.181). Va inoltre segnalato il contributo determinante delle imprese di stranieri (+32.000 unità) e di quelle create da donne (+14.300).  In crescita società di capitali e cooperative mentre diminuiscono imprese individuali e società di persone.

 

“La vivacità con la quale il sistema imprenditoriale ha ricominciato a crescere”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, “ci fa capire che i momenti più difficili della lunga crisi che ha attraversato il Paese sono probabilmente alle spalle. E’ bello soprattutto constatare che nel 2015 quasi 120mila giovani under 35 hanno scelto di scommettere sulle proprie capacità, dando vita a una nuova impresa. Il sistema camerale intende lavorare per fare in modo che tutte queste nuove realtà, molte delle quali sono sicuramente innovative e promettenti, superino con successo la delicata fase di start up e si affermino sul mercato”.   

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO 

Analizzando il saldo dei settori, le attività cresciute maggiormente nel 2015 sono state quelle dei servizi di ristorazione (+9.235 imprese), il commercio al dettaglio (+7.313) e le attività di supporto alle imprese (+5.837). Queste ultime, in particolare, fanno segnare la crescita settoriale più sostenuta dello scorso anno. Tra tutti i settori, infatti, le attività di supporto alle imprese hanno messo a segno un incremento dell’8,7% rispetto al 2014, con punte del 10,4% al Nord-Ovest e del 10,3% al Centro. Da segnalare anche le buone performance delle attività di servizi per edifici e paesaggio e dei servizi di alloggio (entrambi cresciute del 4,1% a livello nazionale). Nel primo caso (edifici e paesaggio), la spinta più forte si registra nelle regioni del Mezzogiorno (+4,6%); nel secondo (alloggio), l’area più dinamica è stata il Centro-Italia (+5,8%).

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