Licenziamento entro 48 ore per i dipendenti statali che timbrano il cartellino e poi non lavorano. E’ questa la novità più attesa fra quelle in arrivo mercoledì sera sul tavolo del Consiglio dei ministri, che discuterà diversi decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione.
Nel disegno di legge delega è previsto di accelerare le procedure per l’allontanamento dei fannulloni, che attualmente possono richiedere più di 100 giorni. Il ministro della Pa, Marianna Madia, ha precisato che non sarà toccato l’articolo 18, ma anche che il licenziamento immediato degli assenteisti – in caso di prove schiaccianti – è un modo di difendere i lavoratori onesti.
Il giro di vite coinvolge anche i dirigenti statali, che saranno obbligati a denunciare e a prendere i provvedimenti necessari contro gli assenteisti, pena il loro stesso licenziamento. A chiarire i dettagli su queste disposizioni sarà il nuovo Testo Unico sul Pubblico Impiego.
Fra gli altri 10 provvedimenti attuativi all’esame del Governo rientrano anche quello sul taglio delle partecipate, che saranno ridotte da 8mila a mille, e quello sull’abolizione del Corpo Forestale, le cui funzioni passeranno ai Carabinieri insieme a 7mila unità (solo le competenze anti-incendio saranno attribuite ai Vigili del Fuoco).