Telecom Italia rimane la compagnia leader sul mercato italiano della telefonia fissa, ma viene superata sul mobile da Wind e 3 Italia, dopo la loro integrazione. A rilevarlo è la ricerca di R&S Mediobanca sull’industria italiana delle tlc, che sottolinea come, a giugno 2015, la quota di mercato di Telecom Italia nella telefonia fissa sia pari al 59,3%, in calo del 12,3% sul 2010.
Sostanzialmente stabile, invece, la quota di mercato nel mobile (32,3%), anche se, come detto, la leadership storica di Telecom è stata scalzata dal matrimonio Wind Telecomunicazioni (al 22,9% la quota nel mobile prima dell’integrazione) e 3 Italia (10,3%), che a giugno contavano una quota del 33,8%.
Sul fronte della banda larga Telecom è il primo operatore con il 47,5% del mercato (-7,4% rispetto al 2010) seguito da Wind (15,3% e +0,5 punti nel quinquennio), Fastweb (14,7% e +3%i dal 2010) e da Vodafone (12,7% e +0,8% dal 2010).
Nel periodo 2010-2014, sempre secondo R&S Mediobanca, il giro d’affari del mercato italiano delle telecomunicazioni si è contratto di circa 10 miliardi dal 2010 al 2014. Nel 2014, riporta l’indagine, i ricavi del mercato italiano sono stati pari a 32 miliardi di euro, -24% rispetto al 2010 e -7,7% rispetto al 2013.
Nel periodo considerato, i sei principali operatori delle telecomunicazioni presenti sul mercato italiano hanno cumulato perdite nette complessive per 3,1 miliardi di euro. A segnare le perdite maggiori è Telecom Italia (-2,6 mld) su cui pesano le svalutazioni di intangibili e avviamenti contabilizzate nel quinquennio.
In rosso anche Wind (-1,7 mld), 3 Italia (-410 milioni), Fastweb (-344 milioni) e Tiscali (-99 milioni), che hanno sempre chiuso i bilanci in perdita nel quinquennio in esame. L’unico gruppo capace di cumulare utili è stato Vodafone Italia, in attivo per 2,1 miliardi.
A livello europeo Deutsche Telekom si segnala come la maggiore compagnia del settore per giro d’affari con oltre 62,4 miliardi di ricavi nel 2014 seguita da Vodafone (54 miliardi) che è leader assoluto nel mobile e da Telefonica (50 miliardi). Sempre rimanendo entro i confini continentali, Telecom spicca per redditività industriale e produttività, con un margine operativo netto, nel 2014, pari al 20,6% del fatturato. dal punto di vista patrimoniale, Vodafone ha la struttura finanziaria piu’ solida, con la minore incidenza dei debiti finanziari sul patrimonio netto (51,8%).
Nonostante il recente rallentamento, l’Italia rimane ai primissimi posti in Europa per il tasso di penetrazione di telefonia mobile, con circa 1,5 sim per persona. Il rapporto tra carte sim e popolazione, infatti, si attesta al 154% a fine 2014, in calo rispetto al 159% dell’anno precedente, ma comunque al terzo posto in Europa dopo Finlandia (172%) e Russia (168%).