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Spagna: il Congresso al socialista Lopez, prove di disgelo per il Governo

Per la prima volta nella sua storia la Spagna ha un presidente del Congresso non appartenente al partito più votato, ma l’elezione di Patxì Lopez potrebbe presagire una distensione tra le varie forze politiche volta a trovare una soluzione per il Governo – Il Re Felipe VI comincia i colloqui.

Spagna: il Congresso al socialista Lopez, prove di disgelo per il Governo

Il Congresso spagnolo ha un nuovo presidente. La terza carica dello Stato andrà al socialista Patxi Lòpez, eletto dopo due votazioni grazie a un accordo tra Psoe e Ciudadanos. E’ la prima volta nella storia del Parlamento Spagnolo che la “Camera bassa” ha un presidente non appartenente al partito più votato alle elezioni.

In base agli accordi raggiunti il “direttorio” sarà formato da due vicepresidenti e un segretario in forza al Partito Popolare, un vicepresidente e un segretario di Podemos e due segretari per Ciudadanos.

El Mundo sottolinea il compito inedito che aspetta Lopez. Data la fine del bipartitismo, il nuovo numero uno del Congresso dovrà favorire dinamiche  fino ad ora mai sperimentate a Madrid con continue negoziazioni tra le varie parti allo scopo di raggiungere un accordo sui vari provvenimenti. “In uno scenario in cui nessuna forza riuscirà a predominare sulle altre” – scrive il principale quotidiano iberico – “il nuovo presidente dovrà favorire le alleanze, ascoltare tutti e cercare di andare incontro a tutti gli interessi in gioco.”

Dopo l’elezione del nuovo presidente del Congresso, che segue quella del numero uno del Senato la cui poltrona sarà occupata nuovamente da García Escudero, il Parlamento avrà cinque giorni di tempo per formare i distinti gruppi parlamentari.

Poi la parte più difficile. A partire da oggi, 13 gennaio, il Re Felipe VI comincerà i colloqui con i leader delle varie formazioni parlamentari per cercare di trovare un accordo sul nome del prossimo Primo Ministro. Nonostante la situazione non sembri essere incoraggianti, il primo nome che il monarca farà sarà con ogni probabilità quello di Mariano Rajoy, leader del Partito Popolare che, nonostante non sia riuscito a conquistare una maggioranza assoluta, rimane comunque la forza più votata. La sessione di investitura si terrà tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. Fino ad allora, Rajoy continuerà a cercare di formare quella che i giornali spagnoli hanno ormai ribattezzato una grande coalizione formata da PP, PSOE e Ciudadanos che permetta la nascita di un Governo stabile. Nonostante i reiterati No ricevuti dai socialisti e da Ciudadanos, l’elezione del presidente del Congresso potrebbe  rappresentare un primo segnale di distensione dopo settimane di caos.

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