A caccia del primo posto, anche se solo per una notte. La Fiorentina insegue un successo che la riporterebbe davanti a tutti proprio come 17 anni fa, quando l’allora squadra di Trapattoni si laureò campione d’inverno. Questa volta i viola non hanno il destino nelle loro mani: molto infatti dipenderà dall’Inter, impegnata a San Siro contro il Sassuolo, ma anche da Napoli (a Frosinone) e Juventus (Genova sponda Samp).
Ad ogni modo il Franchi si vestirà a festa, nella speranza che la Lazio non si comporti da ospite indesiderata. I discorsi d’alta classifica non riguardano gli uomini di Pioli, attualmente confinati nella mediocrità di un 10° posto impensabile a inizio stagione e diventato invece realtà dopo il pareggio contro il Carpi, un grigio 0-0 che ha suscitato l’ira dell’Olimpico. “Voglio vedere una squadra completamente diversa – ha spiegato il tecnico biancoceleste. – Il pari di mercoledì non mi è proprio andato giù, abbiamo sprecato un’occasione importante. Ora ne abbiamo un’altra e dobbiamo cercare di vincere per sfruttarla”.
Inutile dire che, almeno sulla carta, la grande favorita dell’anticipo pomeridiano (ore 18) è la Fiorentina. “Negli ultimi giorni ci hanno fatto diversi controlli antidoping, di vede che ci ritengono importanti – il commento di un Paulo Sousa insolitamente polemico. – Io come il Trap? Magari! Ha avuto un percorso straordinario e io spero che, un giorno, la gente parli di me come fa oggi di lui. Lavoriamo per vincere sempre, i ragazzi meriterebbero questo risultato storico perché hanno dimostrato ambizione e coraggio”.
Fiorentina e Lazio vogliono vincere, su questo non c’è dubbio. Solo il campo ci dirà chi sarà capace di farlo, con i viola grandi favoriti e i biancocelesti nel ruolo di fastidiosi outsider, un po’ come a Milano con l’Inter. Paulo Sousa si affiderà al sistema preferito, quel 3-4-2-1 diventato ormai l’abito preferito dei viola. In difesa, davanti a Tatarusanu, ci saranno Roncaglia, Rodriguez e Astori, a centrocampo Blaszczykowski, Vecino, Badelj e Marcos Alonso, sulla trequarti Borja Valero e Ilicic, in attacco l’unica punta Kalinic.
Nel 4-3-3 di Pioli alcune novità rispetto al pareggio col Carpi ma non l’esordio di Bisevac, difensore serbo appena arrivato dal Lione evidentemente ancora in ritardo rispetti ai compagni. Sarà Mauricio a comporre la coppia centrale con Hoedt a difesa di Berisha, con Konko e Radu sulle fasce. Il terzetto di centrocampo vedrà Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic, mentre quello d’attacco non dovrebbe prevedere Klose, Matri e Felipe Anderson, grandi esclusi in favore di Candreva, Djordjevic e Keita.