Profonda irritazione ha suscitato al Quirinale la pubblicazione di presunte indiscrezioni su “La stampa” di Torino secondo cui il Governatore della Banca d’Italia sarebbe andato dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per protestare contro l’assegnazione a Raffaele Cantone del ruolo di arbitro nell’esame dei casi di risparmiatori traditi dalle 4 banche in crisi e avrebbe manifestato la sua disponbilità a dimettersi.
Il Quirinale snentisce sia le ragioni dell’incontro tra Mattarella e Visco, considerate di routine, che la sostanza del colloquio negando che il Governatore abbia mai manifestato l’intenzione di dimettersi per protesta verso le mosse del Governo.
Ad avvalorare questa versione appare oggi un’ampia intervista a “La Repubblica” dello stesso Govenatore, nella quale il numero uno di Banca d’Italia sostiene che “la visita al Quirinale era progranmata da tempo”, che con il Governo continuerà la collaborazione “con spirito di servizio e correttezza istituzionale” e che “non vi è stata proprio alcuna polemica per la decisione diaffidare gli arbitrati all’Autorità presieduta da Raffaele Cantone, nei cui confronti è nota la mia stima”.