Centrale del Latte di Torino (Clt) e Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno (Clf, nota per il marchio Mukki), si aggregheranno dando vita al terzo polo lattiero-caseario italiano. Il titolo della Centrale Torino è schizzato ieri in Bora e ha chiuso in rialzo di oltre il 20%.
L’operazione, hanno comunicato le aziende, avverà tramite fusione per incorporazione di Mukki in Centrale Torino. Al termine Clt cambierà nome in “Centrale del Latte d’Italia” e rimarrà quotata al segmento Star dell’Mta. Il rapporto di concambio e’ stato definito in 1 nuova azione ordinaria Cli per 6,1965 azioni ordinarie di Clf. Non sono previsti ne’ meccanismi di aggiustamento del rapporto di concambio ne’ conguagli in denaro.
Per soddisfare il rapporto di cambio in conseguenza della fusione, Clt aumentera’ il proprio capitale sociale da 20,6 milioni a 28,84 milioni di euro mediante emissione di 4.000.020 nuove azioni ordinarie Clt con le medesime caratteristiche di quelle in circolazione. La fusione non prevede l’esercizio di alcun diritto di recesso.
Tra i passaggi previsti c’è che, immediatamente dopo l’efficacia della fusione, avrà luogo il conferimento da parte di Cli di Mukki, al momento in capo a Clf, in Centrale del Latte della Toscana (interamente controllata da Cli). Questa ultima operazione, si legge nella nota, è volta a garantire il consolidamento patrimoniale, la tutela del sito produttivo e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali dell’attuale Mukki quale importante realtà istituzionale locale.
L’azionariato di Centrale del Latte d’Italia (Cli) sara’ cosi’ composto: Finanziaria Centrale Latte Torino 36,99%, Comune di Firenze 12,25%, Fidi Toscana (Finanziaria Regione Toscana) 6,83%, Comune di Pistoia 5,26%, Lavia 3,99%, famiglia Luzzati 2,56%, Camera di Commercio di Firenze 2,31%, Comune di Livorno 0,97%, alltri azionisti 28,84%.