La Juve non si ferma più. Dopo le vittorie con Torino, Empoli, Milan e Manchester City è arrivata anche quella di Palermo, pesantissima per morale e classifica. Ora la Signora è quinta a soli 3 punti dalla Roma: mica male per chi, meno di un mese fa, occupava tristemente la parte destra della graduatoria. La vetta resta lontana ma il trend autorizza le speranze di rimonta: le prossime partite con Lazio e Fiorentina potrebbero davvero stravolgere gli scenari.
“Abbiamo fatto un bel novembre recuperando punti e conquistando gli ottavi di Champions – il commento di Allegri. – Rispetto a prima stiamo meglio fisicamente, inoltre i risultati positivi ci hanno dato fiducia. Non voglio parlare di obiettivi, la rimonta da fare è ancora lunga ma il tempo c’è, dobbiamo stare sereni e continuare a lavorare”. Soddisfazione più che lecita per il tecnico bianconero, criticatissimo fino a qualche settimana fa e ora rafforzato da risultati e prestazioni.
La squadra sembra aver finalmente trovato certezze con il 3-5-2, spartito imparato a memoria nell’era Conte e rispolverato qualche settimana fa, quando la crisi sembrava irreversibile. Allegri poi ci ha messo del suo con alcune scelte impopolari ma rivelatesi giuste, su tutte quella di Mandzukic. La critica vorrebbe Morata, più tecnico e divertente da vedere, lui invece preferisce il gigante croato, meno “bello” ma tremendamente efficace.
L’ex Atletico Madrid, dopo il gol contro il City, si è ripetuto anche al Barbera confermandosi attaccante di primo livello. Rete pesantissima e decisiva, per giunta in un momento in cui il match si stava incanalando verso un pareggio. La Juve infatti aveva schiacciato il Palermo nella sua metà campo sin dall’inizio senza però riuscire a “bucarlo”. Ma al 54’ ecco la giocata spacca-partita: cross di Dybala e gran colpo di testa di Mandzukic per l’1-0.
Una volta sbloccato l’empasse i bianconeri non hanno dovuto far altro che gestire e questo, alla luce di una superiorità tecnica schiacciante, si è rivelato un compito piuttosto agevole. Allegri ha ruotato gli uomini più offensivi nel tentativo di pungere ancora il Palermo: scelta azzeccata e remunerativa. I “freschi” Licthtsteiner (per Cuadrado), Morata (per Mandzukic) e Zaza (per Dybala) sono andati a nozze negli spazi rosanero e il risultato, come da copione, si è decisamente arrotondato.
Prima Sturaro (89’) e poi Zaza (93’) hanno contribuito a rendere migliore la serata bianconera, chiudendo il match sul risultato di 3-0. “Abbiamo fatto una bella partita sul piano del gioco e dell’intensità – l’analisi di Allegri. – Non era facile anche perché venivamo dalla Champions League e c’era il rischio di non tenere i 90 minuti. Potevamo andare in vantaggio già nel primo tempo ma poco importa: lo abbiamo fatto nel secondo e va benissimo così”.
La classifica, come detto in precedenza, torna a sorridere e le prossime giornate potrebbero renderla ancor più interessante. Venerdì sera ci sarà la trasferta dell’Olimpico contro una Lazio in piena crisi, poi toccherà alla Fiorentina per un vero e proprio big match dei quartieri alti. Quelli che la Juve, dopo mesi difficili, rivede con grande piacere e con l’obiettivo di non lasciarli più.