Via i tralicci, ecco la linea elettrica invisibile. A realizzare i lavori di ammodernamento a Torino è Terna, che proprio oggi ha avviato, alla presenza del sindaco di Torino, Piero Fassino, dell’Amministratore Delegato di Terna, Matteo Del Fante, e del Vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, le attività di demolizione di tre vecchie linee elettriche risalenti agli anni ‘50 del secolo scorso che attraversano il Parco della Pellerina, la più grande area verde della città dalla quale, oltre cent’anni fa, partiva l’elettrificazione di Torino.
Una volta completati i lavori di smantellamento saranno dunque restituiti ai cittadini torinesi circa 10 ettari di parco – una superficie equivalente a quasi 15 campi da calcio – liberi da 5,5 chilometri di linee aree e 21 vecchi tralicci. Oggi, dopo le fasi iniziali che hanno permesso di rimuovere i conduttori, Terna ha iniziato i lavori di demolizione dei tralicci all’interno del Parco della Pellerina, che verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché completamente interrata. Tutti i componenti dei sostegni (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno successivamente consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.
L’intervento rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica di Torino, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città: un progetto per cui Terna investirà complessivamente 210 milioni di euro, di cui circa 120 milioni già spesi, e che sta coinvolgendo oltre 130 imprese, con un risparmio stimato per famiglie e imprese di oltre 50 milioni di euro l’anno. In totale, per l’ammodernamento dell’intera rete elettrica piemontese, Terna ha pianificato interventi per 1,2 miliardi di euro, che genereranno minori costi per circa 250 milioni di euro/anno a beneficio di cittadini e imprese, grazie al coinvolgimento di oltre 100 imprese, per lo più locali, e oltre 500 lavoratori. Presente nella Regione con oltre 4.500 chilometri di linee elettriche in alta e altissima tensione e 43 stazioni, prevede inoltre la realizzazione di 200 chilometri di nuove linee elettriche a fronte di ben 460 chilometri di linee aeree smantellate.
Tra le opere in corso di realizzazione, anche l’importante interconnessione tra Italia e Francia che consentirà di aumentare del 60% la possibilità di scambio di energia elettrica tra i due Paesi, incrementando fino a 1.200 MW la capacità di trasporto sulla frontiera francese, collegando le stazioni elettriche di Piossasco, in Italia, e Grand’Ile, in Francia. Attualmente Terna ha oltre 200 cantieri aperti in tutta Italia, che coinvolgono 750 imprese e 4.000 lavoratori ogni giorno.
“Migliorare l’efficienza delle reti elettriche, riducendone al minimo l’impatto ambientale. Un doppio obiettivo – sottolinea il sindaco di Torino Piero Fassino – sicuramente condiviso da Città di Torino e da Terna, come risulta evidente dal lavoro svolto al Parco della Pellerina, dove i cavi dell’alta tensione corrono sotto terra ed è stato avviato lo smantellamento e la rimozione dei tralicci presenti in questa area da oltre mezzo secolo. Oggi – ha aggiunto Fassino – ogni operazione di modernizzazione delle infrastrutture non può essere disgiunta da azioni di tutela e di valorizzazione del paesaggio. Da questo punto di vista, la collaborazione tra Città di Torino e Terna ha dato, e sono sicuro continuerà a dare anche in futuro, risultati positivi e porterà vantaggi sia per le attività di trasmissione dell’energia, sia in termini di qualità ambientale per tutta la comunità cittadina”.
“L’intervento che avviamo oggi – dichiara l’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante – rappresenta il frutto di un percorso di dialogo con le istituzioni locali iniziato più di dieci anni fa. Questo territorio, infatti, dimostra da sempre una grande sensibilità e una grande capacità di collaborazione, questo lo rende un modello per tutto il Paese e ci aiuta a trovare le migliori soluzioni per uno sviluppo della rete tecnologico, sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.