Giornata interlocutoria a Piazza Affari, che chiude in calo dello 0,23, trascinata al ribasso dal comparto bancario, che paga il possibile nuovo taglio dei tassi annunciato da Draghi, che renderebbe sempre più difficile, per le banche, recuperare margini di interesse.
Tra gli istituti in maggiore sofferenza, all’interno del paniere Ftse Mib, spiccano Unicredit -2,08% (titolo peggiore del listino italiano), Banca Popolare Emilia Romagna -1,73%, Mediobanca -1,70% e Bpm -1,35%. Male, al di fuori del comparto bancario, anche Saipem -1,85% e A2A, -1,45%.
Brillano, invece, Finmeccanica +2,49% e Fca +2,34%. Bene Telecom, +1,72% nel giorno del rinvio della riunione del cda che avrebbe dovuto esaminare la proposta di Vivendi di nomina di suoi rappresentanti in consiglio. La riunione, comunque, si terrà entro fine mese. Positive anche Terna +1,38% e Prysmian +1,23%.
A ballare intorno alla parità sono tutti i principali mercati europei, in una settimana fortemente caratterizzata dagli attentati di Parigi: Francoforte fa un piccolo mostra un progresso dello 0,31%. Londra (+0,07%) e Parigi (-0,08%) non mostrano movimenti sostanziali.
L’euro si indebolisce rispetto al dollaro a 1,069 da 1,073 della chiusura. La Borsa americana è in rialzo: il Dow Jones sale dello 0,7%, l’S&P500 dello 0,6% ed il Nasdaq dello 0,5%. I mercati si accingono a chiudere con un bilancio positivo, ovvero la migliore settimana dell’ultimo mese.
Sale Nike +4,5% dopo l’annuncio di un buy back da 12 miliardi di dollari. Boom di Abercrombie & Fitch + 18% dopo i risultati del trimestre. In grande effervescenza le ipo. Square, al debutto ha guadagnato il 45%. Lo stesso giorno hanno fatto il loro ingresso a Wall Street anche Match +22% e Mimecast a Wall Street .
La prospettiva di un imminente rialzo dei tassi USA spinge il rendimento del Treasury scadenza 2 anni a 0,9%, massimo da maggio 2010.