Dopo Intesa Sanpaolo, anche Unicredit avvia la riduzione della propria quota nel capitale della Banca d’Italia. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha sottoscritto i contratti preliminari per la cessione del 3,2% a circa 240 milioni.
In precedenza, Intesa aveva comunicato un’operazione analoga sul 5,7% del capitale di Bankitalia. Entrambe le cessioni sono subordinate all’esito positivo della verifica da parte del Consiglio Superiore della Banca d’Italia della sussistenza, in capo all’acquirente, dei necessari requisiti.
Unicredit controllava 66.342 quote di Bankitalia, pari al 22,1% del capitale. Nel gennaio 2014 un provvedimento del governo stabilì la rivalutazione delle quote di Bankitalia da 156mila euro – valore fermo dai 1936 – a 7,5 miliardi, consentendo alle banche azioniste di rafforzare in questo modo il loro patrimonio.
Allo stesso tempo, però, veniva fissato un periodo di tre anni entro cui i soggetti che superavano la soglia del 3% avrebbero dovuto cedere la partecipazione eccedente. In teoria, quindi, per vendere ci sarebbe tempo fino all’inizio del 2017.