Un inaccettabile affronto a tutta l’umanità. Con queste parole, nella bozza della dichiarazione rilasciata quest’oggi dal G20, i leader dei maggiori Paesi del mondo riuniti ad Antalya condannano “nella maniera più forte possibile i mostruosi attacchi terroristici a Parigi e ad Ankara”.
Una condanna “inequivocabile verso tutti gli atti, metodi e pratiche di terrorismo, che non possono essere giustificati in alcuna circostanza, a prescindere dalle loro motivazioni, in tutte le loro forme e manifestazioni, ovunque e da chiunque siano commessi”. Tuttavia, precisa la bozza, “il terrorismo non può e non deve essere associato ad alcuna religione, nazionalità, civiltà o gruppo etnico”.
Oltre al tema del terrorismo, che dopo gli attentati di Parigi è salito alla ribalta dell’incontro tra i capi di Governo, il G20 ha emesso un comunicato relativo anche alla riforma della governance e del sistema di quote dell’Fmi, esprimendo la propria “profonda delusione” per i ritardi nella sua attuazione.
Il G20 “esorta gli Stati Uniti a ratificare le riforme al più presto possibile” per rendere l’Fmi più “forte, sulla base di quote e con risorse adeguate”, e per permettere che i vertici dell’istituzione siano “nominati attraverso un processo aperto, trasparente e basato sul merito”.
