Utile consolidato nei primi 9 mesi del 2015 di 594 milioni di euro per il gruppo Unipol con una crescita del 37,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La raccolta premi, a parità di perimetro, scende del 6,2% a 12,08 miliardi. Per quanto riguarda la raccolta, il ramo danni ha registrato una flessione del 5,5% a 5.67 miliardi mentre il ramo vita è sceso del 6,8% a 6,41 miliardi.
Primi 9 mesi dell’anno in positivo per anche per UnipolSai, la controllata che opera nei servizi assicurativi (prevalentemente Vita) e alberghiero. Il periodo si è chiuso con un risultato netto pari a 602 milioni di euro in aumento dell’1,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La raccolta diretta ha segnato, però, un calo del 14,4%, fermandosi a 10,1 miliardi. In particolare, nel ramo danni la raccolta è scesa del 13,2% a 5,25 miliardi a causa della cessione del ramo d’azienda delle agenzie ex Milano Assicurazioni ad Allianz. Nel ramo Vita la raccolta è pari a 4,91 miliardi con un calo del 15,7% rispetto ai primi nove mesi del 2014 quando il comparto aveva beneficiato di una performance molto sostenuta, soprattutto nel comparto di banca assicurazione.
UnipolSai, inoltre, ha fatto sapere che gli investimenti finanziari effettuati nei primi 9 mesi dell’anno hanno ottenuto nel periodo considerato un rendimento significativo, pari a circa il 5,2% degli asset investiti.
Nella galassia UnipolSai, Atahotels ha registrato risultati in crescita nei primi 9 mesi del 2015 grazie anche e soprattutto al flusso turistico a Milano in occasione di Expo. Il gruppo ha realizzato un risultato netto positivo di 4 milioni di euro a fronte di una perdita di 3 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è salito del 15% a 106,3 milioni con un Ebitda in crescita del 14% a 16,1 milioni.
Risultati non eccezionali, invece, per Allianz che ha visto l’utile netto del terzo trimestre scendere del 15,4% a 1,36 miliardi, peggio delle attese del mercato.
Il giro d’affari dell’istituto di assicurazioni leader in Europa è sceso del 4,3% a 27,5 miliardi di euro. Inoltre, l’utile operativo è calato del 6,9% a 2,16 miliardi. La società ha riconosciuto che la “volatilità del mercato ha pesato sui risultati” ma ha sottolineato che i “fondamentali del gruppo restano solidi in tutte le divisioni”.
In ogni caso, sui 9 mesi l’utile netto è cresciuto del 3,9% a 5,2 miliardi, l’utile operativo del 3,6% a 7,9 miliardi.
