Dopo la vigilanza unica, l’unione bancaria deve esse completata con un meccanismo unico di risoluzione delle crisi un sistema comune di tutela dei depositi, “che deve essere ancora specificato”. Questo il messaggio lanciato oggi dal presidente della Bce, aprendo il forum sulla vigilanza bancaria organizzato a Francoforte. “Abbiamo bisogno di tutti e tre i pilastri dell’unione bancaria perché la moneta sia veramente unica”, ha detto.
“Nel 2012, quando venne deciso di stabilire un meccanismo di vigilanza unico – ha continuato Draghi –, molti critici sostennero o che era impossibile oppure che la sua creazione sarebbe durata per sempre. Ora stiamo celebrando il primo anniversario della vigilanza unica, con questa conferenza. E ora i critici ci dicono che gli altri miglioramenti che è necessario apportare all’architettura dell’area euro e all’Unione europea, sono o impossibili oppure che non si completeranno nell’arco delle nostre vite. Dovete perdonarmi se non sono convinto”.
La vigilanza unica non è stata né l’inizio né la fine delle riforme che vanno approvate “per ripristinare l’Europa quale dimora della prosperità, ma è stato un passo cruciale – ha concluso Draghi – e, sotto molti aspetti, la chiave per andare avanti. La soluzione è semplice: specificare cosa vogliamo cambiare, chiarire il calendario con cui farlo e poi semplicemente attuarlo”.
