Occorre ingranare la quinta. Bankitalia conferma la ripresa italiana, ma sottolinea il bisogno di consolindare quanto costruito fino ad oggi in modo da proteggersi dai rischi provenienti dall’economia globale.
Questo quanto dichiarato dal vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione sulla legge di stabilità di fronte alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
“La ripresa è cominciata in Italia e nell’area euro ma i rischi maggiori sono che il rallentamento delle economie emergenti si aggravi e abbia effetti più seri sulle economie avanzate di quanto successo finora”.
A questo scopo occorre in primis spingere sulla riduzione del debito pubblico già a partire dal 2016, un impegno importantissimo che l’Italia non deve assolutamente mancare. “Se si vuole mantenere e consolidare la fiducia dei mercati è importante assicurare una riduzione del debito chiara, visibile e progressiva nel tempo”.
A questo dovrà aggiungersi un intenso lavoro volto a contenere la spesa primaria corrente “fondamentale per il risnanamento dei conti pubblici”, ha ribadito Signorini.
Parlando della Legge di Stabilità, il vice direttore della Banca d’Italia si è detto favorevole a porre un limite al trasferimento di contante: “Non vi sono elementi per escludere a priori l’opportunità di un innalzamento del limite generale da 1.000 a 3.000 euro. Se il Parlamento decide di andare in questa direzione”, ha spiegato, “converrà monitorare nel tempo i risultati. Sembra tuttavia consigliabile mantenere un regime più severo per le attività più esposte a contaminazioni, quali i money transfer”, ha specificato.
Dubbi anche sull’abolizione di Imu e Tasi che, secondo via Nazionale non comporta effetti significativi sui consumi a differenza delle misure che invece riducono il peso fiscale sui fattori di produzione.
Infine un riferimento anche alle coperture “di natura temporanea” con le quali vengono finanziati i principali provvedimenti inseriti nella legge di Stabilità. Signirini ha evidenziato infattiche il taglio delle imposte “èè finanziato solo in parte con riduzioni di spesa: sono previste maggiori entrate, in buona parte derivanti dalla voluntary disclosure”.