Dagli Stati Uniti e dall’Asia arrivano trimestrali in chiaroscuro. Nel periodo luglio-settembre, Ford ha registrato un utile di 1,9 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto agli 1,1 miliardi fatti segnare nel terzo trimestre del 2014. I ricavi sono saliti su anno di 3,2 miliardi, a 38,1 miliardi di dollari. Nei nove mesi il profit margin in Nord America è stato pari al 9,9%. Il miglioramento dell’utile, spinto da risultati record negli Usa e in Canada, non ha però centrato le attese di Wall Street, a causa di un Fisco più pesante del previsto. Dopo le tasse e senza poste straordinarie, l’Eps ammonta a 45 cent per azione, un penny sotto il consensus. Ford ha poi confermato i target 2015: utile lordo tra 8,5 e 9,5 miliardi e profit margin in Nord America tra 8,5 e 9,5%.
Batte invece le stime Pfizer, che ha chiuso il terzo trimestre con un profitto netto di 2,13 miliardi di dollari, in calo del 20% rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre l’utile per azione è sceso del 19%, a 0,34 dollari. Tuttavia, l’utile adjusted del colosso farmaceutico statunitense è salito del 2%, a 3,728 miliardi di dollari, e quello ripartito per azione è salito a 0,60 dollari, da 0,57. I ricavi sono scesi del 2% a 12,087 miliardi di dollari. I risultati del terzo trimestre sono superiori alle attese e la società punta ora a ricavi annuali tra 47,5 e 48,5 miliardi di dollari per un utile netto ripartito per azione tra 2,16 e 2,20 dollari, contro le precedenti previsioni di 46,5-47,5 miliardi di dollari per i ricavi e 2,04-2,10 dollari di utile netto per azione.
Infine, Alibaba ha archiviato il secondo trimestre fiscale con profitti per 3,57 miliardi di dollari grazie ai guadagni per 2,93 miliardi derivati dalla rivalutazione di una quota nella divisione Alibaba Health Information Technology. L’anno scorso il gigante cinese dell’e-commerce aveva riportato profitti per 3,03 miliardi di yuan (476,9 milioni al cambio attuale). Escludendo le voci una tantum, l’utile è risultato inferiore ai 762 milioni attesi dagli analisti. Il fatturato, invece, è aumentato del 32% a 3,49 miliardi di dollari, più dei 3,35 miliardi attesi dal consensus. Il volume lordo, misura delle vendite sulla piattaforma, è cresciuto del 28%, mentre il tasso di monetizzazione, che indica i guadagni dalle vendite sulla piattaforma, è stato del 2,42%, contro il 2,33 del primo trimestre e il 2,3% dell’anno scorso.