In alcuni Paesi, tra cui l’Italia, è già una realtà da mesi. Ma adesso è ufficiale a livello mondiale: le ricerche sul motore di Google avvengono per la maggior parte delle volte via mobile, e non più principalmente da pc. A comunicarlo è il vicepresidente di Google, Amit Singhal, specificando che non sono stati nemmeno conteggiati i risultati dei tablet e in generale degli apparecchi con schermo superiore ai 6 pollici.
Un cambio di paradigma ormai sempre più consolidato, che per Mountain View è anche un sospiro di sollievo, visto che i clic su mobile valgono sempre meno da tre anni a questa parte, visto che per l’advertising continua a preferire di gran lunga i grandi schermi dei computer. Meno valore per la pubblicità, dunque, ma compensato dall’aumento delle ricerche, in valore assoluto e marcatamente sugli smartphone.
Motivo per il quale Google insisterà su una politica già delineata da tempo: premiare i siti concepiti in “responsive design” nel motore di ricerca. In questa ottica il colosso americano ha appena presentato il nuovo format mobile che debutterà nel 2016: si chiama AMP, Accelerate Mobile Pages, e consentirà appunto di caricare più velocemente le pagine sul proprio smartphone.
