FCA E POPOLARI SPINGONO MILANO IN CIMA ALL’EUROPA
TIENE DEUTSCHE BANK DOPO IL ROSSO. IN PICCHIATA RCS
Avanza Milano +0,3%, più prudenti le altre piazze europee: Parigi -0,29% , Francoforte -0,09%, Madrid -0,72%. E’ l’effetto di alcune buone notizie per il listino di Piazza Affari, dal settore bancario all’auto. L’indice Stoxx 50 segna un calo dello 0,3%, ripiegano soprattutto le società delle materie prime, in rally nella prima parte della settimana.
Non pesa sui listini lo shock per il profondo rosso di Deutsche Bank (+0,16%, quasi 6 miliardi di svalutazione nel trimestre) che dovrà rinunciare al dividendo per evitare un nuovo aumento di capitale. Moody’s, dopo la pulizia, ha migliorato la valutazione sulle prospettive delle banche tedesche, portandola a “stabile” da “negativa”.
FiatChrysler (+2,8%), in linea con l’andamento del comparto auto europeo. Due le novità positive: ha annunciato un nuovo accordo con il sindacato Usa United Auto Workers (Uaw) che eviterà il rischio di sciopero.
Secondo Banca Akros (giudizio buy, target price 18,65 euro) la notizia apre la strada alla quotazione di Ferrari. Il Cavallino rampante acquista ogni anno decine di migliaia di blocchi motore in alluminio da Fca Us: i blocchi V6 sono portati prima all’impianto di Kokomo e poi montati nello stabilimento di Trenton. La Ferrari assemblea quindi i motori V6 e li manda alla Maserati.
Intanto l‘Ipo Ferrari risulta già sottoscritta 4 volte.
Banche Popolari in spolvero a Piazza Affari dopo che il Tar del Lazio non ha fissato alcuna sospensiva cautelare per nessuno dei ricorsi contro la riforma delle banche popolari, fissando la discussioni di merito per il prossimo 10 febbraio. La notizia è quindi positiva per tutte le banche popolari in quanto toglie un elemento di incertezza. Tanto che a Piazza Affari stamani il titolo della Banca Popolare di Milano sale dello 0,94%, Bper +1,25% Banco Popolare + 2,78%. Ubi Banca + 0,08% terrà, come previsto, l’assemblea per la trasformazione in spa sabato prossimo.
“Pensiamo che il modo migliore per scommettere sul consolidamento del settore sia accumulare il titolo Banco Popolare su cui abbiamo un target price a 15,5 euro”, affermano gli analisti di Banca Akros, “Su Ubi Banca abbiamo un rating neutral con un prezzo obiettivo a 7,6 euro, lo stesso giudizio su Bper con un target price a 8 euro”.
Salgono anche Unicredit +0,2%, Intesa +0,2%, MontePaschi+2,2%.
Mediolanum sale del 2% dopo la pubblicazione dei dati sulla raccolta di settembre.
In picchiata Rcs -5,41% in attesa del cda che, oltre ad occuparsi del debito del gruppo, dovrà probabilmente prender atto dell’uscita dell’ad Pietro Scott Jovane per profondi dissensi con il presidente Maurizio Costa.
Finmeccanica +0,5%. Per l’ad Mauro Moretti è “verosimile” la cifra di 25 milioni per la cessione di Fata a Danieli. Dal primo gennaio la società non sarà più una holding e, rivela l’ad, potrebbe cambiare nome.
StM +1,6%. Prysmian -1,5%. JP Morgan ha tagliato pesantemente il target price.
Enel -0,8%, A2A +1,6%. Tra i petroliferi: Eni+0,4%, Tenaris +2,5%, Saipem piatta.
Nel lusso ancora in rally Yoox +2,5%. Moncler +2%, Ferragamo +0,2%.