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Elezioni Grecia, Tsipras vince ancora: oggi nuovo governo Syriza-Anel

Il partito di Tsipras si impone con il 35,5% delle preferenze (contro il 28% di Nea Democratia) e formerà un nuovo governo con i vecchi alleati di Anel – Non entrano in Parlamento i fuoriusciti da Syriza – Male anche i socialisti del Pasok e i moderati di To Potami – Il Premier: “Da domani cominciamo la grande battaglia per cambiare i rapporti in Europa”.

Elezioni Grecia, Tsipras vince ancora: oggi nuovo governo Syriza-Anel

Alla fine non è stato un testa a testa. Le terze elezioni in Grecia degli ultimi otto mesi si sono chiuse con un netto successo del partito di sinistra alternativa Syriza, che ha conquistato il 35,5% dei voti (145 seggi, sei in meno di quelli necessari ad avere la maggioranza assoluta) contro il 28,09% dei conservatori di Nea Democratia (75 seggi). In terza posizione i neonazisti di Alba dorata con il 6,99% (18 seggi).

L’affluenza si è fermata al 56,5%, contro il 63,9% di gennaio.

Già oggi il leader di Syriza e premier uscente, Alexis Tsipras, formerà un nuovo governo con i vecchi alleati, i nazionalisti di Anel (che hanno conquistato 10 seggi con il 3,69% delle preferenze). 

Avanti col secondo mandato, dunque, perché “noi siamo duri a morire” e perché “ora comincia la lotta: questa è la vittoria del popolo, di chi sogna un domani migliore”, ha commentato Tsipras.

“Voglio ringraziarvi dal profondo del mio cuore – ha aggiunto – per questa grande vittoria. E’ stata una battaglia difficile ma abbiamo avuto ragione. Grazie ai giovani per questa battaglia. Il popolo greco ci ha dato un mandato chiaro per i prossimi quattro anni: dobbiamo chiudere con tutto quello che ci tiene inchiodati a ieri. Syriza è dura a morire. Da domani cominciamo la grande battaglia per cambiare i rapporti in Europa. Da domani lavoriamo duramente, per una Grecia dell’uguaglianza e della giustizia sociale, per il bene del nostro Paese”. 

Quanto agli altri partiti, si sono fermati sotto al 3% i dissidenti di Unità popolare – fondato dai fuoriusciti di Syriza – che non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento.

Fuori dal podio i socialisti del Pasok, arrivati quarti con il 6,28% dei voti (17 seggi). Delusione anche per i moderati di To Potami (al 4,09%, pari a 11 seggi).

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