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Social reading e crowdreading: un grande risorsa per gli autori

Social reading e crowdreading stanno camcbiando dalle radici il concetto stesso di scrittura – La Rete sta rivoluzionando anche il lavoro dei narratori ma per gli autori è una grande risorsa – Leggere insieme – La folla come protagonista – Il consumatore/lettore/spettatore – Quali sono le migliori piattaforme

Social reading e crowdreading: un grande risorsa per gli autori

Che cos’è il social-crowd reading?

Il “…reading, come?” non è qualcosa fuori dal mondo. Tutt’altro: la genesi del più grande successo editoriale degli ultimi dieci anni, le 50 sfumature di grigio, deve moltissimo alle tecniche di social reading e di crowdreading. La sociologa israeliana Eva Illouz, indagando il processo creativo di E. L. James, ha ricostruito bene la genesicondivisa” del romanzo.

La lettura sociale e digitale consiste fondamentalmente nello scambio di opinioni e riflessioni sui libri. In realtà è molto di più, perché comprende tutte le attività che si snodano attorno agli ebook grazie dispositivi come e-reader, smartphone e tablet e anche attraverso i social media.

 Social reading e crowdreading sono praticamente le stessa cosa, solo che il lato “social” della questione rispecchia il punto di vista dei fruitori, mentre il “crowd” echeggia più l’aspetto venale del crowdfunding e quindi la prospettiva di chi i libri li fa e li vende.

Oggi esistono una serie di piattaforme e applicazioni che permettono ai lettori di commentare e recensire gli ebook; spesso si può interagire con gli stessi autori ed è qui che entra in gioco il crowdreading, una forma di marketing preventivo che incrementa le possibilità di successo dei libri facendoli prima testare ai potenziali clienti, che offrono suggerimenti e migliorie prima del lancio ufficiale. Un’altra strategia dà ampio spazio all’opinione dei lettori che possono scaricare i primi capitoli gratuitamente in modo che il potenziale cliente possa decidere di acquistare il libro solo dopo averne provato una assaggio. Questa strategia si propone soprattutto di attivare l’attività di condivisione dei lettori anche senza che sia stato effettuato un acquisto.

Il concetto stesso di lettura comincia dunque a trasformarsi, riducendo in parte la sua dimensione individuale e introspettiva per acquisire una sfumatura comunitaria e sociale. In questo senso la lettura non risulterebbe del tutto snaturata, si sa che per secoli è stata un’attività prevalentemente pubblica, finalizzata all’intrattenimento di una platea o di un gruppo di ascoltatori; ma la lettura sociale offre tanti altri vantaggi, dall’aggiunta di segnalibri e sottolineature alle segnalazioni, dalle librerie personalizzate a supporti scolastici attraverso cui gli insegnati possono comunicare con gli studenti inviando loro collegamenti e annotazioni.

Anche il concetto di scrittura ne risulta profondamente modificato, allontanandolo dall’atto creativo e spirituale di una persona dotata di un’immaginazione fuori dal comune, per avvicinarlo all’atto di una creazione collettiva, condivisa e sbocco di un lavoro di gruppo. Una dimensione che l’avvicina alla “creazione scientifica” moderna che è sempre frutto di un équipe e di una condivisione globale.

Leggere insieme

Dal punto di vista degli utenti il fatto di leggere in un contesto molto simile al modello dei social media è l’ennesimo prodigio tecnologico, un miracolo del progresso, un modo rivoluzionario di vivere l’esperienza del leggere per passatempo e per apprendimento, condividendola in tempo reale con persone dai gusti affini (in fatto di libri). I luoghi virtuali prendono il posto dei caffè letterari di un tempo, così come la piazza, dove una volta ci si incontrava con gli amici, è stata sostituita in gran parte dal centro virtuale di Mark Zuckerberg.

Allo stesso modo in cui Facebook e Twitter permettono agli internauti di esprimere il loro parere su eventi di ogni tipo in simultanea e sotto gli occhi di tutti (leggendo e commentando collettivamente le dichiarazioni di personaggi importanti o semplicemente famosi), così la lettura digitale, nella sua concezione più evoluta, diventa un luogo di confronto, un confronto che molti lettori desiderano e auspicano, pur di rendere altri partecipi dei trip mentali che è normale farsi quando si legge roba buona. Ciò non toglie che forse il sistema si presta più alla saggistica che alla narrativa, perché in effetti può essere una scocciatura interrompere continuamente una storia per curiosare tra i commenti degli altri o elaborarne di propri.

Crowd – la folla protagonista

Il termine crowdreading riecheggia il finanziamento collettivo (crowdfunding) oggi strettamente correlato all’editoria indipendente e digitale: in pratica la gente investe soldi per sostenere un progetto, riservandosi il diritto di sondarne gli sviluppi. Allo stesso modo, il crowdreading serve a fornire agli autori un riscontro diretto sul proprio lavoro, al fine di massimizzare la qualità del risultato finale attraverso il supporto del pubblico.

Grazie alla lettura collettiva, inoltre, le case editrici (ma anche le start-up che ne frazionano i servizi) hanno potuto riscoprire quanto sia importante la centralità del lettore, il fatto di creare esperienze in cui i singoli individui possano giocare un ruolo attivo servendosi di smartphone, tablet e dispositivi per la lettura di ebook.

In particolare, l’interazione tra pubblico e autori è incoraggiata da siti e piattaforme come Wattpad, Inkitt e WriteOn (di Amazon) o forme di editoria all’avanguardia come Advance Edition, che offre anteprime gratuite dei libri per consentire agli autori di apportare ulteriori modifiche al testo prima di pubblicarne la versione definitiva.

I siti di lettura funzionano come veri e propri social network: c’è la bacheca, ci sono gli amici e le conversazioni, a cui però si aggiungono una serie di funzionalità dedicate interamente allo scambio di consigli, commenti e osservazioni specifiche riguardo ai libri. Ogni utente possiede una sua libreria e può sfruttare il lato “social” della piattaforma per conoscere persone nuove, già scremate attraverso il filtro del gusto letterario.

La valenza “social” di tutta la faccenda risiede infatti nel valore aggiunto del “fare rete in rete” che ogni giorno investe nuovi settori commerciali, rispondendo a una forte spinta in senso comunitario e a quell’istinto quasi compulsivo di condividere ogni aspetto della quotidianità non con pochi intimi, ma se possibile con tutti.

Le migliori piattaforme

Per chi fosse interessato a vivere in prima persona l’esperienza affascinante del social/crowd reading, ecco alcune tra le migliori risorse di lettura e scrittura collettiva presenti sulla piazza virtuale.

Tra le start-up italiane più riuscite c’è Bookliners. I libri elettronici, le cui pagine riproducono fedelmente l’aspetto del cartaceo, sono dotati di collegamenti video e audio, possono essere sfogliati prima dell’acquisto e commentati durante la lettura. L’accesso alla piattaforma è facile e veloce con tutti i dispositivi digitali.

L’italiana d’adozione aNobii, fondata a Hong Kong nel 2006, è recentemente entrata a far parte del gruppo Mondadori, riproponendosi di creare una comunità di lettori che possano condividere e alimentare il loro amore per i libri. Il sito ha riscosso un certo successo in Italia, dove aNobii vanta un terzo del suo milione di utenti.

Altre piattaforme si concentrano invece sulla scrittura e in particolare sulla narrativa, come Wattpad, che rappresenta un perfetto esempio di come i contenuti possano essere generati dagli utenti stessi. Su questo sito, frequentato anche da autori famosi, le storie sono commentate e rielaborate in itinere e gli utenti possono postare scritti di ogni tipo (serie, romanzi, poesie ecc). I libri di Wattpad sono disponibili in oltre 50 lingue e grazie a una comoda applicazione si può leggere e scrivere direttamente su smarphone e tablet.

Su The iNCIPIT sono i lettori stessi a dare forma alla storia, perché hanno la possibilità di decidere gli sviluppi della trama. Ovviamente tutti questi siti danno spazio ai generi più disparati, dai romanzi rosa, alla fantascienza, alla fan fiction, ai gialli ecc.

Goodreads è un altro social network molto importante, naturalmente già comprato da Amazon, che sfrutta in gran parte il passaparola e le segnalazioni degli amici. Questo mastodonte da venti milioni di utenti ha rubato non pochi adepti ad aNobii.

Glose è un’applicazione di lettura su cui si possono anche acquistare ebook, con un catalogo di ben 300.000 titoli. La piattaforma è stata creata con lo scopo di costituire una comunità di lettori che possano interagire nel momento stesso della lettura, scambiandosi consigli sui libri e continuando a seguire l’attività degli utenti di cui “si fidano” di più, cioè quelli che formulano annotazioni più interessanti o più condivisibili.

Per la scrittura collaborativa, oltre a Wattpad, esistono proposte come 20lines, dove si scrive solo un tot di righe per volta, anche restando anonimi, si commenta, si vota e se si vuole si condivide il tutto sui social.

Infine c’è l’interessantissimo SIC (Scrittura Industriale Collettiva), tutto italiano, dove i racconti si scrivono a più mani.

Non c’è quindi che l’imbarazzo della scelta non solo per leggere e condividere i propri gusti e mettersi nel ruolo del critico, quanto per partecipare direttamente all’attività di scrittura mettendosi così nel ruolo di co-autore.

* * *

Di seguito pubblichiamo un brano tratto dal libro di Eva Illouz “Hardcore Romance” tradotto anche in italiano con il titolo “Il romanzo rosa erotico”.

Il consumatore/lettore/spettatore

Una delle caratteristiche più notevoli di Cinquanta sfumature di grigio è che il suo successo iniziale è avvenuto fuori dalla portata dei radar delle corporation e si è basato quasi esclusivamente su gruppi di lettori altamente impegnati che interagivano nella sfera pubblica di internet, una sfera pubblica che mischia in maniera inedita privato e pubblico, il non commerciale e il commerciale. Questo è potuto accadere perché James (all’epoca ancora Leonard) ha scritto una prima versione di questo libro come fan fiction su di un popolare forum telematico di fan fiction.

Una fan fiction è una narrazione interattiva, in genere connessa a libri popolari, programmi televisivi, film, scritta da professionisti e non professionisti e con i quali il pubblico può interagire. Nel caso della Leonard/James i fan sono quelli della popolare serie di libri e film sui vampiri Twilight. Come molti scrittori di fan fiction, Leonard/James ha caricato online il suo lavoro Master of the Universe in episodi, un metodo che permette ai lettori di interagire con il progredire della storia e anche permette agli scrittori di incorporare le reazioni dei lettori nello sviluppo della storia.

Molti libri e programmi televisivi contemporanei sono caratterizzati dalla mescolanza tra i processi di produzione e di ricezione, che li rende virtualmente indistinguibili o, meglio, la ricezione è diventata una parte del processo di scrittura/produzione che comunica direttamente con la fantasia dei lettori e degli spettatori. Questo processo è chiamato prosumption]. Il consumatore/lettore/spettatore che partecipa alla creazione della merce che sta consumando è una delle trasformazioni più significative del processo di consumo.

Nella versione internet per fan fiction, Cinquanta sfumature di grigio (come l’Oprah Winfrey Show o i reality show) incorporava direttamente i suggerimenti dei lettori, così che si può presumere che i significati e le svolte narrative gradite ai lettori fossero incorporate nella narrazione. Inoltre gli scrittori possono dedurre dal numero e dal tenore delle risposte dei lettori quali fan fiction sono più popolari.

In altre parole questi siti incorporano meccanismi di ricerche di marketing e di ricerche sul pubblico. Lo scrittore può incorporare i desideri e le aspettative dei lettori mentre scrive. In questo senso si può dire che il testo riflette direttamente le fantasie del pubblico (Parks 2012). Gli elementi narrativi della storia, allora, sono strettamente intrecciati nell’origine del romanzo come presupposizione di merce – cioè una merce in cui il consumatore fa molto del lavoro prima svolto dal produttore (per esempio pulire il cibo o montare i mobili).

Successivamente alcuni commenti sulla natura sessuale del materiale spinsero James a rimuovere la storia dalla pagina web e a pubblicarla sul proprio sito. Prima di pubblicarlo in forma cartacea James rimosse il materiale anche dal proprio sito. Il primo volume, intitolato Cinquanta sfumature di grigio, fu pubblicato nel maggio 2011 da una casa editrice digitale in Australia in ebook e come print-on-demand. Per la prima pubblicità, questo editore virtuale si è appoggiato soprattutto sui blog e le vendite del romanzo furono sostenute dal passaparola. Nel gennaio del 2012, quando fu pubblicato l’ultimo volume, la trilogia di Cinquanta sfumature era un esempio di marketing virale di grande successo.

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