L’Ungheria è pronta a erigere un nuovo muro nel tentativo di fermare il flusso di migranti che scappano dai luoghi di guerra in Siria e Iraq sperando di raggiungere i Paesi del centro-nord Europa.
Dopo la barriera al confine con la Serbia, il premier ungherese Viktor Orban ha annunciato la costruzione di un muro di 41 km per ostacolare gli ingressi dalla Croazia, Paese da dove sta arrivando in questi giorni il flusso maggiore di rifugiati.
Da mercoledì a oggi sono ben 13mila i profughi giunti nel territorio croato, un numero di persone che il governo di Zagabria considera non sostenibile.
“La nostra capacità di accogliere ancora profughi è alla saturazione”, ha dichiarato il ministro degli Interni croato Ranko Ostojic. Così anche la Croazia ha deciso, a sua volta, di chiudere sette dei suoi otto valichi di frontiera con la Serbia.
Ma la decisione dell’Ungheria, membro dell’Unione Europea, di impedire il transito dalla Croazia, anch’esso Paese dell’Ue, segna il concreto indebolimento del trattato di Schengen negli ultimi mesi. Da quando l’emergenza migranti si è allargata in tutta Europa molti Stati hanno sospeso la libera circolazione e riattivato i controlli alle frontiere, a partire dall’Austria e dalla Slovenia.