Borse europee in recupero nonostante il deludente dato dell’indice Zew, che misura la fiducia dell’economia tedesca. Il dato, 12,1 contro il precedente 25, è il peggiore dal novembre 2014 ed incorpora per la prima volta le preoccupazioni per la frenata della Cina e degli emergenti. Sui mercati domina però l’attesa per il vertice della Fed.
Milano avanza dello 0,81%, Francoforte +0,52, Parigi +0,79%. Madrid piatta e Londra, recupera a -0,1%.
Attesa per i dati Usa sull’andamento dei consumi ad agosto (previsto +0,3%) e sulla produzione industriale (previsto -0,2%), gli ultimi numeri prima dell’avvio della riunione del Fomc.
Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,131. Lo spread Btp/Bund è a quota 118 punti base.
Petrolio poco mosso: Brent a 44,1 dollari al barile (+0,3%), Brent a 46,2 dollari (-0,3%).
Pesa sui listini del Vecchio Continente la caduta dei colossi del settore Utility. E.On e Rwe crollano in ribasso di oltre il 10% e scendono sui rispettivi minimi storici.
A provocare il tracollo la pubblicazione di un articolo dello Spiegel che da notizia di un’indagine ministeriale da cui emerge che i due gruppi devono raccogliere altri 30 miliardi per far fronte alle spese per l’immagazzinamento delle scorie nucleari.
Il Ministro dell’Economia tedesco ha diffuso una nota nella quale nega che la cifra sia quella riportata e i titoli hanno ridotto la caduta al 7%. Di riflesso Enel è scesa in mattinata per poi recuperare a -0,7%. Enel GP è risalità a -0,3% dopo essere caduta a -3%.
Tra i petroliferi: Tenaris -0,6%: Kepler Cheuvreux ha fissato una raccomandazione Buy con target price di 13 euro.
Scendono anche Eni -0,7% e Saipem -1%.
FiatChrysler [FCHA.MI] +2,67%, è la miglior blue chip dopo i buoni dati sulle vendite di auto in Europa a luglio e ad agosto: in entrambi i mesi la crescita del gruppo è stata superiore alla crescita del mercato.
La quotazione di Ferrari è prevista nella seconda metà di ottobre, ha dichiarato il presidente di Fca, John Elkann.
Recupera Telecom Italia +2,38% che sta valutando di scendere dal 60% al 34% di Inwit -2,2% aprendo il capitale a nuovi soci.
Monte Paschi saluta con +0,23%, nel giorno dell’assemblea per la nomina del presidente, Massimo Tononi.
Unicredit +1,3%, Intesa+1,4%.
Debole anche il settore asset management: Azimut -0,4%, FinecoBank -1,5%, Mediolanum -0,3%.
Corregge al ribasso anche Buzzi -0,3%. Giù anche Campari -0,7% che ha affidato a Mediobanca il compito di advisor per la vendita di Sella & Mosca.