Undici miliardi in cinque anni. A tanto ammonterebbe l’incremento del Pil di Roma dovuto al Giubileo voluto da Papa Francesco, che dal prossimo otto dicembre in poi potrebbe portare nella Capitale fino a 30 milioni di pellegrini, più ancora rispetto ai 25 milioni del Gibuleo del duemila indetto da Wojtila.
A livello di percentuali, l’incremento del Pil di Roma dovuto agli introiti legati al Giubileo si attesterebbe intorno al 2,4%, quello nazionale intorno allo 0,7%. Sul fronte occupazionale, si prevede che l’evento possa portare tra i 4.300 e i 5.300 posti di lavoro in più.
A fornire i numeri è uno studio dell’università La Sapienza, diffuso dalla Camera di Commercio di Roma e basato sulle stime di crescita del turismo in relazione al Giubileo, secondo cui saranno due i fattori che comporteranno una massiccia affluenza di pellegrini: la grande popolarità del pontefice presso i paesi sudamericani, complessivamente molto popolosi, e la riduzione dei prezzi dei viaggi aerei.
Secondo lo studio, il picco di pellegrini dovrebbe registrarsi il 16 febbraio, quando verrà esposto in San Pietro il corpo di Padre Pio, e il 4 settembre, quando ci sarà la giornata dedicata a Madre Teresa di Calcutta.