Euro in discesa, Borse europee in salita. Colomba Draghi, ancora una volta, non ha deluso i mercati. Sull’onda della decisione di alzare il limite di acquisti sui singoli titoli di Stato dal 25 al 33% e della conferma che, se necessario, il Qe europeo potrà durare oltre il settembre 2016, le piazze europee hanno rialzato la testa. A Milano l’indice FtseMib è salito del 2,6%, la Borsa di Parigi ha guadagnato il 2,1%, Francoforte +2,6%. Il rendimento del Btp decennale è sceso all’1,92%. Il dollaro si è nettamente rafforzato nei confronti dell’euro, sceso a 1,110, da 1,122 della chiusura di ieri.
TOKYO IN CALO, WALL STREET IN ATTESA
Ma l’effetto delle parole di Draghi non ha contagiato i mercato al di fuori dell’Unione Europea. Wall Street, già concentrata sulle statistiche del mercato del lavoro di oggi (ultimo dato “pesante” prima della decisione sui tassi) ha chiuso con guadagni modesti: Dow Jones e S&P +0,1%, Nasdaq in ribasso dello 0,4%. Incerti anche i listini asiatici. Tokyo perdeil 2,15%, colpita dal dato negativo sull’andamento dei salari. Ancora chiuse le Borse cinesi, modesti guadagni a Hong Kong +0,3%. In flessione stamane i prezzi petroliferi: il Brent tratta a 50,59 al barile (-0,2%), il Wri a 46,64 (-0,3%).
DOPO LA BCE, MENO PROBABILE L’AUMENTO DEI TASSI USA
Le preoccupazioni di Draghi alla vigilia del G-20, dedicato quasi per intero alla crisi cinese, e delle decisioni della Fed sui tassi (appuntamento previsto per il 17 settembre) potrebbero favorire anche le colombe della Fed. “Quali sono veramente le possibilità di vedere una Yellen che alza i tassi tra 2 settimane, con un Draghi cosi preoccupato e accomodante?” si chiede Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia: “In caso di rialzo la divergenza tra le decisioni di politica monetaria sarebbe tale da produrre, nel breve, un collasso del rapporto euro- dollaro, uno sviluppo alquanto indigesto per la Fed”.
Il presidente della Bce, nel giorno del suo compleanno, non è stato affatto ottimista sul futuro. Anzi. Draghi ha detto la Bce considera possibile un indebolimento delle prospettive di crescita della Cina con rischio di ricadute negative sulla fiducia anche in Europa, per cui la deflazione è uno scenario possibile per i prossimi mesi. La Banca centrale europea ha abbassato le previsioni di crescita per la zona euro a +1,4% per il 2015, da +1,5% della stima di giugno. Le previsioni sul 2016 e 2017 sono state tagliate rispettivamente a +1,7% da +1,9%, e a +1,7% da +1,8%.
Secondo Marco Valli, capo economista per la zona euro di Unicredit, dimostra che “la Bce è in uno stato di allerta alta. Sta monitorando da vicino gli sviluppi per valutare se il deterioramento dell’outlook dei prezzi della zona euro è temporaneo o più duraturo. In quest’ultimo caso un’espansione del programma di acquisti sarebbe inevitabile”.
E’ questa l’opinione anche di William Murray, portavoce del Fondo Monetario: la Federal Reserve, ha detto, è nelle condizioni di rimandare il rialzo dei tassi di interesse a fronte del deterioramento dell’economia globale.
FINANZA BOOM – BLOOMBERG: 10MILA TAGLI PER UNICREDIT
La corsa agli acquisti ha interessato tutti i settori delle Borse europee, in particolare sui titoli delle materie prime (Stoxx europeo del settore +4,6%), sui petroliferi (+3%), sull’Automotive (+3,2%). L’indice Eurostoxx del settore bancario guadagna il 2,2%. Il settore finanziario avanza a Piazza Affari del 2,8%. In testa alla classifica MontePaschi +4,7% davanti al Banco Popolare +3,65%. Intesa Sanpaolo guadagna il 2,2%. Accelera Unicredit +3,4%. Secondo quanto riporta Bloomberg, il gruppo starebbe valutando il taglio di oltre 10mla posti di lavoro in Italia, Germania e Austria. ?Balzo in avanti di Azimut +5,5% e di Unipol +4,8%-?.
AUTOGRILL AL TOP, BALZO DI TENARIS
Non sono pochi i titoli che hanno registrato rialzi superiori al 4%. In cima alla lista c’è Autogrill +7%. Kepler-Cheuvreux ha deciso di alzare la raccomandazione a Buy da Hold. Il target price è stato ritoccato a 8,80 euro da 8,50 euro precedente. In forte ripresa Tenaris +5,64% sull’onda del rimbalzo dei prezzi petroliferi. Eni +2,4%%. Riparte anche Saipem +1,6% dopo il tonfo della vigilia. Il gruppo ha annunciato pochi minuti prima della chiusura della seduta di essersi aggiudicata un contratto E&C onshore in Cile per un valore di 560 milioni di dollari. HSBC ha abbassato il prezzo obiettivo a 5,50 euro da 6 euro precedente, confermando la raccomandazione Reduce. Nuove commesse anche per Trevi +2,6%.
Brilla la stella di Yoox +4,9%, dopo l’uscita del fondatore di Net a Porter in occasione del perfezionamento della fusione. Nuova flessione ad Hong Kong per Prada -1,5%. Il presidente del gruppo Carlo Mazzi, in un’intervista a Reuter, ha detto che l’azienda non intende tagliare i punti vendita in Cina ma limiterà i progetti di espansione e rinegozierà gli affitti a Hong Kong e Macau. Telecom Italia +3,62% entrata nella ‘European Large Caps Selected List’ di Kepler Cheuvreux.