Condividi

Wall Street corre e dà la carica alle Borse di Europa e Asia

Sulle ali del Pil Usa (+3,7%) Wall Street, con rialzi superiori al 2%, ha dimezzato in 2 sedute le perdite di 6 giorni di ribassi e ha dato la spinta alle Borse d’Europa e d’Asia: contano anche la ripresa del Pil giapponese e il recupero del petrolio – Attesa per le mosse della Fed orientata a rinviare a dicembre l’aumento dei tassi – Debutta il nuovo Btp10

Wall Street corre e dà la carica alle Borse di Europa e Asia

La grande paura sembra svanita. Wall Street celebra il dato sul Pil Usa, salito nel secondo trimestre del 3,7%, con un nuovo robusto rialzo: S&P 500 +2,43%, Dow +2,27%, Nasdaq + 2,45%. In due giorni i mercati americani hanno recuperato metà delle perdite accusate in sei giorni di ribasso.

L’economia reale è alla base anche della ripresa di Tokyo, stamane su del 2,8%. Il Giappone non è scivolato, come si temeva (e prevedeva), in deflazione mentre salgono le vendite al dettaglio (+1,6%) e la disoccupazione scende al 3,3%.

Finale di settimana in rosa anche a Shanghai (+ 2,2% a metà seduta) e a Shenzhen (+1,7%).

Rientra anche la crisi del petrolio, rimbalzato in due sole sedute del 10%: il Wti quota a 43 dollari , Brent 47,6. 

A poche ore dagli interventi più attesi dei banchieri centrali al meeting di Jackson Hole (oggi parlerà il numero due della Fed Stanley Fisher) il mondo finanziario sembra un luogo assai meno pericoloso di quel che non appariva mercoledì scorso. Ma, per dirla con le parole di un analista Usa a Reuters “l’era dei tassi bassi è comunque finita: basta droga, ma abbiamo ancora bisogno del metadone”. 

Un modo pittoresco ma efficace per sottolineare che, rinviata la scelta dell’aumento del costo denaro a settembre, la questione si riproporrà a dicembre. La stagione dei rally di Borsa sostenuti dalla Banca centrale è agli sgoccioli.

MILANO +3,3%. OGGI DEBUTTA IL NUOVO BTP 10 

Le Borse europee hanno ieri accelerato il passo dietro la lepre americana. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso a +3,3%. Parigi +3,6%, Francoforte +3,4%. Londra +3,6%. Madrid +3,5%, L’indice Eurofirst 300 sale del 3,7%.

Rientra il mini rally dell’euro, sceso, rispetto al dollaro, a 1,123 da 1,131.  
Positivi i Btp: gli acquisti premiano soprattutto la scadenza extra lunga, lo spread con i Bund scende a 118 punti base (-7 punti base). 

Il Tesoro ha collocato agevolmente i previsti 6,75 miliardi di Bot semestrali (su oltre 7,3 in scadenza), con rendimento invariato allo 0,007% dell’asta precedente. E gli operatori non nutrono preoccupazioni per l’offerta oggi di 7,5 miliardi complessivi del nuovo Btp decennale dicembre 2025, cedola 2%, e della riapertura del quinquennale maggio 2020 e del Ccteu giugno 2022.

PETROLIFERI E UTIITIES IN VOLO. TENARIS E’ LA MIGLIOR BLUE CHIP

Il bollettino di Piazza Affari è trionfale: tutte le 40 blue chip del paniere Ftse Mib hanno chiuso in rialzo. Ben sette titoli hanno hanno registrato guadagni superiori al 5%. Tra questi i titoli petroliferi: in cima alla classifica figura Tenaris (+9%) seguita da Eni (+6,3%) e Saipem (+5,5%) che ha conquistato da Kuwait National Petroleum (Knpc) due commesse per i lavori di costruzione della nuova raffineria al-Zour in Kuwait dal valore di circa 1,3 miliardi di dollari di sua pertinenza.

Da Wall Street arriva l’eco del forte rimbalzo dei titoli dell’’oil equipment e dei minerari. Dopo l’operazione Schlumberger/Cameron, a tener alta l’attenzione contribuisce il balzo di Freeport, leader nel settore del rame, schizzato su del 16% dopo l’annuncio dell’ingresso nel capitale di Carl Icahn con un quota dell’8,5%. 

ll risveglio dei prezzi delle materie prime ha messo le ali anche agli altri titoli del settore: Alcoa, leader dell’alluminio, guadagna il 5%, Newfield Exploration, estrazione di petrolio, +11%, Cheasepeake Energy, gas e petrolio, +9%, Apache +7%.

Brillanti anche le utilities. Enel (+5%) è stato il miglior titolo di oggi all’interno dell’indice Eurostoxx Utility a sua volta in guadagno del 3%. A2A +3%,Snam +3%.

MARCHIONNE: FCA PUO’ ANDARE AVANTI DA SOLA

Tra gli industriali, Fiat Chrysler (+3%). Si scaldano i motori in vista dell’Ipo Ferrari, che quoterà a Wall Street il 10% del capitale non prima del 12 ottobre e verrà scorporata dalla capogruppo Fiat Chrysler nel 2016. 

L’attuale amministratore delegato di Ferrari, Amedeo Felisa, alla soglia dei 70 anni, potrebbe lasciare il posto prima della quotazione in borsa della società, portando Sergio Marchionne a ricoprire la doppia carica di presidente e ad.

Intanto, nell’incontro con i concessionari del gruppo a Las Vegas, Marchionne ha lanciato un segnale chiaro: Fca può andare avanti anche da sola perché ha le capacità per finanziare da sola il portafoglio prodotti.

Finmeccanica +3,3%. Guida la corsa StM +4,5%. 

LUSSO IN RIPRESA: FERRAGAMO +15% L’EBITDA

Si riprendono le società dl lusso. A Parigi Lvmh segna un rialzo dl 3%. Ieri sera, a mercati chiusi, Salvatore Ferragamo (+3,3%) ha pubblicato i dati del primo semestre: utile netto di 90 milioni (+10%); ricavi da 659 a 722 milioni (+10%) l’Ebitda è aumentato del 15% da 243 a 165 milioni e l’Ebit è salito del 12% da 121 a 136 milioni. L’indebitamento finanziario netto si è ridotto da 114 milioni al 30 giugno 2014, a 98.

Positive anche Yoox (+4,9%), e Tod’s (+4%) e si porta a 83,60 euro. Brian Garnier ha ribadito per la società del gruppo Della Valle la raccomandazione Neutral con target price a 88 euro.

Brunello Cucinelli (+3,02%) dopo la pubblicazione dei conti del semestre (utile netto di 15,5 milioni + 2,7%). Mediobanca Securities ha alzato il target price a 17,7 euro, confermando a neutral il rating.

ACCELERA IL CREDITO BANCARIO. RISCATTO DI MPS +6,5% 

Migliorano ancora nei primi sette mesi dell’anno i dati del credito concesso dalle banche italiane, con la forte impennata dei nuovi mutui casa (+82%) la crescita del 16% annuo dei nuovi prestiti alle imprese e con gli impieghi complessivi a famiglie e imprese che hanno interrotto il calo, segnando il miglior dato da aprile 2012. 

In testa al plotone delle banche figura Monte Paschi (+6,5%). Seguono Intesa (+2,4%) ed  Unicredit (+2%). Bene anche assicurazioni e gestito: Generali +2,5%, Azimut +1,7%.

MEDIASET: PER MEDIOBANCA E’ OUTPERFORM

Da segnalare ancora tra i titoli più vivaci Mediaset (+5,1% a 4,320 euro). Mediobanca ha alzato il giudizio a Outperform da Neutral, limando il target price a 4,96 euro da 5,15 euro. Dai massimi di inizio agosto il titolo è arrivato a perdere un quarto del suo valore. In seguito alla recente correzione, la performance da inizio anno si è ridotta da +41% a +20%.

Commenta