Per la prima volta da un mese e mezzo il segno più si accompagna alla Borsa di Atene. Dopo cinque settimane di chiusura e tre sedute in profondo rosso (-19%) l’indice della Borsa greca segna un timido rialzo dell’1,4%. La capitalizzazione, però, è di poco superiore ai 10 miliardi, un sesto di Banca Intesa.
Il rimbalzo lascia del tutto indifferenti le altre Borse. Piazza Affari arretra dello 0,2% circa. In terreno negativo anche Parigi (-0,05%), Francoforte (-0,01%) e Madrid (-0,11%). Londra arretra dello 0,28%.
Dopo l’euforia provocata dalle trimestrali gli investitori sono resi prudenti dalla discesa del prezzo del petrolio, ai minimi da marzo, e dalla prospettiva che a settembre la Fed aumenti i tassi di interesse.
Si accentua la discesa dei titoli petroliferi (-1,5%) guidati dal ribasso dell’inglese Bp (-3,3%), che però è da addebitarsi allo stacco del dividendo. A Milano Eni scende dello 0,7%, a Parigi Total (-0,8%). Tenaris, leader mondiale dei tubi per l’industria petrolifera, scende dello 0,5% dopo avere annunciato risultati del secondo trimestre caratterizzati da un calo del fatturato del 30% ed Ebitda dimezzato.
Arretra a Milano Generali (-0,7%) dopo che B&DD Holding (gruppo De Agostini) è sceso dal 2,43 all’1,716% nella compagnia.
Le banche sono contrastate: Monte Paschi, in attesa del cda guadagna lo 0,5%, Intesa scende dello 0,1% e Unicredit perde lo 0,2%. Netto ribasso di Mediobanca (-1,9%), penalizzata dal downgrade di Kepler Cheuvreux a Hold da Buy. Cali moderati per le banche popolari: Ubi (-1%) e Banco Popolare (-0,7%).