Petrolio e banche condizionano la seduta dei mercati. Piazza Affari cede l’1,02%, peggiore tra i principali listini europei e affossata dagli istituti di credito: Bper -2,78%, Intesa -2,61%, Stm -2,47%, Ubi Banca -2,41%, Mps -2,3%. Intesa Sanpaolo -2,61% in scia dell’avvenuto collocamento dello 0,6% del capitale da parte di Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Unicredit -0,99%, domani è in agenda il cda sui conti del semestre e sul riassetto organizzativo. Il comparto è condizionato anche dal calo della francese Crédit Agricole che ha deciso di varare ulteriori accantonamenti per 350 milioni di euro per far fronte a controversie mentre la Bce ha bocciato il suo piano di riorganizzazione. Anche Parigi scivola dello 0,16%, Londra chiude sulla pari -0,03% e Francoforte con il segno positivo: +0,11%. Ancora vendite dopo il crollo di ieri (-16%) sulla Borsa di Atene che perde l’1,22% appesantita dalle banche e dopo il mese di chiusura. Il portavoce dell’esecutivo greco ha affermato che il Governo punta a concludere un accordo sul terzo piano di salvataggio per il 18 agosto. Lo spread Btp-Bund chiude a 113 punti base.
Wall Street si muove debole con il Dow Jones che cede lo 0,11% e l’S&P500 lo 0,01% e il Nasdaq -0,10%. Il mercato guardano già a venerdì prossimo, quando il governo Usa diffonderà il rapporto sull’occupazione relativo al mese scorso che potrebbe condizionare la tempistica con cui la Federal Reserve inizierà ad alzare i tassi per la prima volta dal 2006. Sempre sul fronte macroeconomico gli ordini all’industria nel mese di giugno negli Stati Uniti sono saliti dell’1,8%, sostanzialmente in linea con le attese, che erano per un +1,7%. L’indice Ism di New York nel mese di luglio è salito a 68,8 punti dai 63,1 punti di giugno.
Male Twitter che viaggia sui minimi storici e Apple che si porta sui minimi intraday del gennaio scorso.
Il petrolio Wti è in leggero recupero (+1,88%) ma rimane a quota 46,02 dollari al barile. Il cambio euro dollaro è stabile (+0,05%) a 1,0955.
A Piazza Affari si muovono controtendenza, in vetta al Ftse Mib, Prysmian +2,35%, sull’onda del giudizio favorevole di Morgan Stanley e il lusso con Luxottica +0,68%, Tod’s +0,44% e Moncler +0,32%. In evidenza anche Mediaset +0,34%