Solo una manciata di titoli termina il mese di luglio in Borsa con ribassi sostanziali, sopra l’1%, a fronte di un Ftse Mib che guadagna il 4,39% con rialzi diffusi sulla maggior parte dei titoli. Le vendite hanno per lo più colpito petroliferi e risparmio gestito. Il crollo più pronunciato ha riguardato Saipem -16,59%, seguito da Azimut -13,23%, Tenaris -5,06% e Mediolanum -1,85%. Eni -0,39%. In rosso però è finito anche Unicredit -0,75% e due industriali: Pirelli -0,65% e Cnh Industrial -0,56%.
Andamento opposto per il resto della galassia del Lingotto: Fca è tra i migliori del mese con un rialzo dell’8,5% spinto anche dagli acquisti degli ultimi giorni del mese in scia ai conti trimestrali e alla revisione al rialzo dei target per il 2015. Il gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne ha infatti chiuso il semestre con profitti in ascesa del 69% a 333 milioni di euro e ricavi in rialzo del 25% a 29,2 miliardi, incassando il plauso degli analisti. Per Equita Sim, per esempio, i conti del secondo trimestre sono stati migliori delle attese a tutti i livelli anche grazie ai cambi e il titolo resta da acquistare a un prezzo obiettivo rivisto al rialzo dell’8% a 18 euro. Ora il gruppo si aspetta di chiudere l’anno con ricavi a oltre 110 miliardi di euro rispetto ai 108 miliardi della previsione precedente, mentre l’Ebitda adjusted è atteso pari o superiore a 4,5 miliardi di euro, rispetto al precedente range fissato a 4,1-4,5 miliardi. Sempre nella galassia Agnelli, Exor sale del 6,49%.
Nel complesso luglio, malgrado le turbolenze legate prima alla Grecia e poi alla Cina, ha fatto archiviare performance in rialzo per buona parte dei titoli del Ftse Mib (31 su 40) con performance a due cifre per sei di questi. Miglior titolo è stato Buzzi Unicem +21,7%, che ha beneficiato dell’operazione Italcementi-Heidelberg. Il gruppo cementiero dei Pesenti ha annunciato il passaggio in mani tedesche che prevede la cessione a Heidelbergcement per cedere il 45% della società a 1,67 miliardi di euro. A seguire, Heidelbergcement, che ha ottenuto da un consorzio di banche un prestito ponte da 4,4 miliardi, lancerà un’opa obbligatoria sull’intero capitale di Italcementi al prezzo di 10,60 euro per azione, che incorpora un premio del 70,6% per gli azionisti. Il titolo Italcementi quotato sull’All share tra le Mid cap (quindi non sul Ftse Mib) ha chiuso il mese con un balzo del 68,19% così come pure la controllante Italmobiliare +44,69% (con le risparmio a +49,20), migliori titoli di tutta Piazza Affari nel mese.
Secondo miglior titolo del mese è Finmeccanica +16,1%, seguito da Mediobanca +12,4% che nell’ultima seduta del mese si è portata sui massimi dal 2008 beneficiando delle indiscrezioni stampa di un interesse per la società inglese Cairn Capital, attiva nel credit asset management. Piazzetta Cuccia non ha confermato, facendo sapere che si sta guardando intorno nel settore.
Rialzi a doppia cifra anche per Generali +10,22%, Moncler +11,47% e Luxottica +10,05%. Più a distanza si posizionano le altre due blue chip del lusso: Ferragamo +5,78% e Yoox +5,57%. Gli acquisti si sono mossi nel complesso in ordine sparso, guidati perlopiù dalle singole storie dei titoli. Il comparto bancario per esempio ha registrato il rosso di Unicredit -0,75% e il buon rialzo di Mediobanca +12,4%, in mezzo moderati acquisti per Ubi Banca +2,14% e Bmps +2,52% a fronte di un interesse più sostenuto per Bpm +4,74%, Banco Popolare +6,64% e Intesa Sanpaolo +6,69%. Da sottolineare però che è appena iniziata la stagione delle trimestrali con Ca’ De Sass che proprio ieri ha annunciato un utile quasi triplicato, confermato il dividendo cash da due miliardi e aperto a un miglioramento della remunerazione degli azionisti. Il titolo ha chiuso ieri in rialzo dell’1,27%.