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Italcementi vola dopo le nozze tedesche (+49%) ma Piazza Affari frena (-0,3%)

Exploit di Italcementi (+49%) dopo il matrimonio con Heidelberg ma Piazza Affari (-0,2%) è la Borsa più debole del Vecchio continente – In ribasso soprattutto Cnh e Saipem dopo le semestrali deludenti e le banche – Corre invece Buzzi, ma anche Tod’s, Enel Green Power, Tenaris e Moncler – Attesa per la Fed sul rialzo dei tassi americani

Italcementi vola dopo le nozze tedesche (+49%) ma Piazza Affari frena (-0,3%)

Chiusura all’insegna delle vendite per Piazza Affari che termina la seduta, appesantita da banche, Cnh e Saipem, con un leggero calo dello 0,34% mentre le altre Borse europee chiudono al rialzo. Parigi +0,81%, Francoforte +0,34% e Londra +1,16%. Chiusura positiva anche per l’Asia: Shanghai +3,5% e Shenzen +4,13%. Acquisti anche su Wall Street con il Dow Jones che sale dello 0,62% e l’S&P500 dello 0,49%. La Borsa di Atene è ancora chiusa e si attende a breve la decisione del Ministero per la riapertura, dopo il via libera della Bce.

Oggi il Tesoro ha assegnato Bot semestrali per 6,5 miliardi con rendimenti in calo allo 0,007%. Il mercato si attende rendimenti in calo e una buona domanda anche per l’asta di domani sui Ccteu e i Btp a 5 e 10 anni (per un massimo di 6,25 miliardi). Lo spread Btp bund ha però chiuso in rialzo a 119 punti base.

Gli operatori sono in attesa di Janet Yellen che oggi termina la consueta due giorni di riunione del Fomc sul costo del denaro: si attendono indicazioni sul rialzo dei tassi che dovrebbe avvenire entro fine anno. Nel frattempo sul fronte macroeconomico gli Usa hanno registrato un calo dell’1,8% dei compromessi di case esistenti, un dato peggiore delle attese degli analisti. A tenere banco però sono le notizie corporate.

In particolare i fari si sono accesi su Twitter che è colpito dalle vendite a Wall Street all’indomani della trimestrale che ha deluso sul fronte della crescita degli utenti mensili che è stata del 2,6% a 316 milioni e che secondo le indicazioni dello stesso management non promette di riprendersi a breve. Crolla poi Yelp (-30%). Il sito di recensioni per consumatori ha chiuso il secondo trimestre in rosso e ha tagliato le stime per l’intero anno del 5%. 

Il petrolio Wti sale del 2,54% a 49,20 dollari al barile. Il cambio euro dollaro cede lo 0,31% a 1,1026.

A Piazza Affari le vendite colpiscono Cnh Industrial dopo i conti e la revisione dei target 2015. Punita anche Saipem (-3,44% e diverse sospensioni al ribasso) dopo i 900 milioni di perdita annunciati nella trimestrale. Tra i titoli peggiori anche le banche con Bmps che cede il 3,7% e Unicredit il 3,32%.  

In relazione a un articolo apparso questa mattina su Dagospia.com UniCredit ha reso noto  che “quanto pubblicato in merito alla Bce, ovvero ad alcuni indicatori di bilancio, è totalmente privo di fondamento”.  Il titolo soffre poi le indiscrezioni di stampa sulla possibile uscita del direttore generale Roberto Nicastro. Nell’articolo si fa riferimento a un presunto “disappunto” della Bce su alcuni indicatori di bilancio della banca che non vanno bene. Nel frattempo il ministero del Tesoro ha messo in consultazione sul sito il testo del decreto legislativo che introdurrà dal prossimo primo gennaio 2016 il meccanismo di risoluzione delle banche e attiverà il cosiddetto bail-in.

In controtendenza vola Buzzi Unicem +6,17% che beneficia della fusione di Italcementi con HeidelbergCement, così come fuori dal Ftse Mib  Cementir sale del 4,41%

Senza freni il gruppo dei Pesenti che balza del 49, 47% a 9,85 euro, ancora sotto al prezzo (10,6 euro) pagato da HeidelbergCement al gruppo Pesenti e che sarà la base della prossima Opa. Prende il volo anche la capogruppo Italmobiliare +27,87%. In evidenza poi Tenaris +3,32%, Tod’s +2,71% con il lusso che è stato spinto dai buoni risultati di Lvmh, Enel Green Power +2,55% dopo l’aumento del 16,7% dell’utile netto e del 13% dei ricavi.

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