Domani, venerdì 24 luglio, numerosi voli Alitalia potrebbero essere cancellati o subire forti ritardi a causa di uno sciopero di 24 ore proclamato dell’Anpac, il sindacato dei piloti e degli assistenti di volo italiani.
Lo sciopero scatterà alle ore 00.01 e durerà per tutta la giornata di venerdì. Piloti e assistenti di volo del sindacato Anpac incroceranno le bracci in tutta Italia a eccezione di Bologna e Venezia. Così, saranno tantissimi i disagi per gli utenti di Alitalia. L’azienda ha già fatto sapere di aver già cancellato il 15% dei voli previsti per domani. Si tratta soprattutto di voli di corto e medio raggio. Non ci sarà nessuna cancellazione, invece, per i viaggi verso Nord America, Sud America ed Estremo Oriente.
In un comunicato Alitalia raccomanda a tutti i passeggeri in partenza domani di “controllare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto consultando la sezione ‘Info Voli’ del sito di Alitalia” oppure contattando il numero verde 800.650055. “I passeggeri coinvolti dalle cancellazioni – si legge nel comunicato di Alitalia – hanno diritto alla riprotezione su voli alternativi di Alitalia, modificando la propria prenotazione entro il 30 luglio, o al rimborso integrale del biglietto”.
Perché scioperano piloti e controllori di volo di Alitalia?
Il sindacato Anpac ritiene che l’azienda non vuole mantenere “i livelli occupazionali del personale naviganti” tanto che si parla di circa mille esuberi entro il 2016. In un comunicato Anpac spiega che lo sciopero è stato indetto per “mancanza di risposte concrete alle legittime istanze dei colleghi CityLiner che hanno il diritto, sancito dagli accordi contrattuali, di ottenere una corretta omogeneizzazione del loro sistema retributivo con quello dei colleghi di Alitalia ed al rifiuto aziendale di mettere nero su bianco l’impegno a mantenere i livelli occupazionali del Personale Navigante al termine della SOD”.
Da parte sua Alitalia risponde considerando “pretestuose le motivazioni dello sciopero addotte dal sindacato Anpac in quanto su Cityliner il 21 luglio è stato raggiunto un accordo con importanti miglioramenti con 6 organizzazioni sindacali. Inoltre, l’ipotesi dei 1.000 esuberi nel 2016 è frutto di pura fantasia e priva di qualsiasi sostanza”.