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Grecia, Borse col fiato sospeso in attesa dell’esito delle trattative ad oltranza

Mercati finanziari in forte ansia per le conclusioni ancora incerte delle trattative tra Europa e Grecia: tre giorni ad Atene per fare le riforme e poi la Troika – Euro in calo – Btp sotto pressione: oggi l’asta – La Cina tiene . In settimana summit Bce e intervento Yellen davanti al Parlamento Usa – al via la nuova formula Cdp.

Grecia, Borse col fiato sospeso in attesa dell’esito delle trattative ad oltranza

Dalla crisi greca all’Europa. Un week end di estenuanti trattative è servito solo a raggiungere u compromesso che Paul Krugman ha definito “una pura follia”: Atene ha 72 ore di tempo per produrre riforme che richiedono anni. Intanto le relazioni tra Parigi e Belino sono ai minimi. Gli esperti di IG Markets prevedono un’apertura dei mercati europei in ribasso del 2%. Ma l’incertezza regna sovrana. L’euro, in Asia, tratta a 1,1089 sul dollaro (-0,3% rispetto a venerdì).

Due altre notizie condizionano l’avvio della settimana finanziaria: la ripresa delle Borse cinesi, sotto la pressione degli interventi di Stato; l’accordo, sempre più vicino, con l’Iran sul nucleare, destinato ad influire sul mercato del greggio. Intanto, per la prima volta da molti anni, l’Arabia Saudita ha lanciato un bond per 4 miliardi di dollari per sostenere il bilancio pubblico, colpito dal calo delle entrate petrolifere.

IN FORTE RECUPERO SHANGHAI. TOKYO+1,6%

Sale del 7,1% l’indice delle Pmi cinesi. Buona parte dei 1.500 titoli bloccati la scorsa settimana torna a segnare prezzo. Più modesto il rialzo delle Big Cap: l’indice di Shanghai segna un rialzo del 2,3%. Nel week end le autorità di Borsa hanno condotto severe indagini sui conti degli intermediari,”rei” di aver favorito la bolla con l’abuso di prestiti. Dopo quattro mesi in rosso, infine, tornano a crescere le esportazioni +2,5%. Ancora in calo -6,75%, l’import di materie prime. In rialzo Tokyo (+1,6%). Salgono i listini dell’area Asia Pacific dopo una settimana difficile (-3,7%). 

TRE GIORNI AD ATENE PER LE RIFORME. POI LA TROJKA

I riflettori dei mercati sono concentrati su Bruxelles dove, alle 6.05 di stamane, i lavori dell’Eurosummit sono stati aggiornati per le “consultazioni inali”. La trattativa verte sulle modalità del terzo piano di aiuti alla Grecia, che ha ormai bisogno di interventi per 82-86 miliardi a fronte dei quali Atene dovrebbe conferire ad un fondo speciale asset per 50 miliardi come garanzia. Resta da stabilire chi pagherà il conto: alcuni Paesi, tra cui l’Italia, si sono detti disponibili ad aiuti bilaterali. Ma Tsipras si oppone al “pieno coinvolgimento” del Fondo Monetario.

A dominare la scena resta il duro ultimatum imposto dai falchi alla Grecia: tre giorni di tempo per le riforme, altrimenti non ci fidiamo. Entro il 15 giugno Atene dovrà approvare la riforma dell’Iva, gli interventi sulle pensioni, la riforma del codice di procedura civile e dell’Istat ellenico, l’attuazione del Fiscal Compact e delle norme europee sulle banche. Previsto il ritorno della Trojka ad Atene con il potere di veto sulle decisioni del Parlamento. Altrimenti, in caso di rifiuto, la Grecia finirà nel limbo, sospesa dall’euro e senza gli aiuti necessari per ripartire. “Si tratta di un catalogo di atrocità”, titola l’edizione online di Der Spiegel. 

MARKET MOVERS: DRAGHI, YELLEN E IL PIL CINESE

Il dossier Grecia sarà al centro della scena anche nei prossimi giorni. La questione occuperà larga parte della riunione della Bce in programma giovedì. Al termine del direttorio Mario Draghi terrà la conferenza stampa. Stavolta, se possibile, ancor più attesa del solito dopo il duro scontro tra il banchiere e Wolfgang Schaeuble nella notte di sabato al tavolo del negoziato. Sarà l’occasione per fare il punto sulle prospettive del QE.

Riflettori accesi anche sui dati del prodotto interno lordo della Cina. Il tracollo degli indici di Shanghai e Shenzhen, pur frenato dagli interventi governativi, ha accentuato le ombre sull’andamento dell’economia del Drago: la previsione è che nel secondo trimestre la crescita sia scesa al 6,8%, sotto l’obiettivo, già ridotto, fissato da Pechino.

Doppia testimonianza davanti alle Camere per Janet Yellen, come previsto dalle regole Usa. Il presidente della Fed dovrà offrire indicazioni più precise sia sull’andamento della congiuntura ch sulle intenzioni della banca centrale sui tassi. Venerdì Yellen ha confermato che la stretta sui tassi Usa entro fine anno “a meno che non si verifichino eventi traumatici inaspettati”.

Entra nel vivo intanto la campagna delle trimestrali Usa. In settimana saranno approvati i dati di metà anno delle principali banche, da Goldman Sachs a JP Morgan, Citigroup e del gigante dei fondi BlackRock. All’appello anche Google, Intel e General Electric.

I BTP VANNO ALL’ASTA NEL GIORNO PIU’ DIFFICILE. LA BORSA RIPARTE DA +20,7%

Ancora una volta l’asta dei Btp coincide con un momento cruciale per l’Eurozona. Stamane saranno offerti Btp a medio termine, a 3 e a 7 anni, ma anche titoli a 15 e a 30 anni per un importo massimo di 7,5 miliardi. Venerdì, sull’onda delle speranze (in parte frustrate) di un’accoglienza positiva delle proposte greche all’Eurogruppo lo spread tra Btp e Bund si era ridotto a 125 punti base, in netto calo rispetto ai 165 punti di lunedì scorso. Il rendimento del decennale era sceso al 2,15%

A2A GUIDA IL LISTINO IN UNA SETTIMANA ELETTRICA

Nel corso della settimana l’indice Ftse Mib ha tenuto, nonostante forti oscillazioni. Alla fine,grazie al rally delle ultime sue sedute, si è registrato un rialzo dell’1,9%. Da inizio anno la Borsa di Milano sale del 20,7%. La miglior perfomance della settimana è stata quella di A2A (+6,9%), spinta tra l’altro dei consumi record di elettricità. A stimolare il rialzo è la prossima acquisizione di Linea group, le utilities del sud della Lombardia.

Bene anche Enel Green Power (+5,6%) grazie anche a nuovi accordi siglati in Cile. Segue a ruota Snam (4,73%), dopo la fine del commissariamento di Italgas. Bene anche Finmeccanica (+5,7%) che sta accelerando la ristrutturazione del debito finanziario. La holding ha anche avviato il riacquisto dell’1% del capitale secondo le modalità del buy back approvato dall’assemblea.

Maglia nera della settimana Saipem (-12%), penalizzata dalla decisione di Gazprom di recedere dal contratto relativo a South Stream. Deboli anche i titoli del lusso: Ferragamo -3,46%, Tod’s -2,17%. Stamane ad Hong Kong Prada cede il 3,1%.

AL VIA LA CDP NUOVA FORMULA. FERRARI ANCHE AL BOX DI PIAZZA AFFARI 

Debutta oggi la nuova squadra di vertice della Cdp. Venerdì le assemblee hanno dato il via libera alla nomina alla presidenza di Claudio Costamagna e di Fabio Galia, nuovo amministratore delegato. “Arriverà a giorni” il prospetto dell’Ipo Ferrari. O ha comunicato lo stesso Sergio Marchionne aggiungendo che potrebbe essere prevista anche la quotazione, oltre a New York, nella “sede secondaria” di Piazza Affari.

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