Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker chiarisce davanti al Parlamento Europeo di voler evitare fino all’ultimo un’uscita della Grecia dall’euro. L’intervento di Juncker, davanti al Parlamento Europeo riunitosi a Strasburgo alle ore 8,30, è il primo dopo l’esito del referendum greco di domenica e la linea dell’ex premier lussemburghese è chiarissima: “La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati”. Per Juncker “c’è chi di nascosto punta sull’uscita della Grecia” ma per ilnumero uno della Commissione Ue in Europa “non esistono risposte facili”.
“E’ tempo che torni il buon senso” ed è arrivato il momento di “tornare a negoziare” e di fermare “la sparatoria a bruciapelo”, ha detto Juncker, sottolineando anche che è “inaccettabile per la Commissione essere chiamati terroristi” dal governo greco.
Juncker ha riservato qualche stoccata anche alla Germania:”Il ruolo della Commissione Ue rispetto alla Grecia viene molto criticata in alcuni Stati specialmente dove si parla tedesco. O si vuole una Commissione politica o la vogliono di alti funzionari. Io sono un politico”, ha aggiunto nel suo discorso in Parlamento. “E’ sorprendente che riguardo alla Grecia si possano esprimere tutti tranne il sottoscritto, ma non mi lascio mettere museruola, sono stato eletto. Lo stesso vale per il presidente del Parlamento Ue, che non è una tigre di carta e può esprimersi”.
Juncker ha voluto precisare anche che il testo su cui è stato posto il referendum in Grecia non è più sul tavolo delle trattative e per questo si chiede su cosa i greci si siano espressi visto che la proposta del 25 giugno è ormai superata.
Al termine della relazione al Parlamento di Strasburgo, il presidente della Commissione rientrerà a Bruxelles per partecipare al vertice straordinario dei leader dei 19 Paesi dell’Eurozona convocato per le 18.
