“Non potevo dire no a una squadra come l’Inter”. Geoffrey Kondogbia ha scelto i canali social del club per rilasciare le sue prime parole in maglia nerazzurra. Una giornata intensa quella di mister 36 milioni di euro, cominciata presto con le visite mediche e proseguita con un vero e proprio bagno di folla in centro città. Erano in 500 ad aspettarlo sotto la suite dell’hotel Melia e lui non ha deluso le attese: salti, canti e lancio della maglia verso i tifosi in visibilio. Ma il mercato dell’Inter non finisce certo qui.
Passata la sbornia per lo “scippo” al Milan, la dirigenza nerazzurra è già al lavoro per proseguire l’opera. In attesa di un altro centrocampista (la pista Imbula si è raffreddata, salgono le quotazioni di Felipe Melo e Thiago Motta), la priorità è un attaccante esterno. In Inghilterra danno per fatto l’acquisto di Salah: prestito oneroso (2 milioni) con riscatto obbligatorio (23), il tutto certificato da una telefonata tra Thohir e Mourinho. La voce non trova conferme ufficiali in Italia, è chiaro però che l’Inter ha accelerato e non vuole più fermarsi.
Altro nome spuntato ieri è quello di Keita, giovane attaccante della Lazio, valutato da Lotito 12 milioni di euro. Staremo a vedere, intanto i nerazzurri devono anche cominciare a vendere. Kovacic, Guarin, Hernanes, eccoli qui i nomi caldi del mercato in uscita, basilare per rientrare dalle spese (oltre a Kondogbia sono già stati presi Murillo e Miranda) e continuare la campagna di rafforzamento.
Lunedì di annunci anche in casa Juventus, dove è stato ufficializzato l’acquisto di Mario Mandzukic. “Sono contento di essere qui, darò il massimo come sempre – le prime parole del croato. – Stimo molto la Juve, sono felice e spero di trovarmi bene”. L’attaccante si è sottoposto alle visite mediche di rito, poi ha firmato il contratto che lo legherà alla Signora fino al 2019 (3,5 milioni a stagione d’ingaggio), a fronte di un esborso all’Atletico di 19 milioni.
Dopo il quarto acquisto dell’estate (Dybala, Khedira e Rugani gli altri), Marotta deve sbrigare un po’ di pratiche in uscita. Il reparto offensivo, in particolare, è molto fornito e necessita una “sforbiciata”. Il primo sarà Tevez: la Juve attende il presidente del Boca, a cui chiederà 6 milioni o, in alternativa, un giocatore. L’altro nome in partenza è quello di Llorente, che piace a Monaco e Liverpool. “Ho un contratto e spero di restare – ha però spiegato lo spagnolo. – In questo momento non c’è nessuna trattativa in ballo, a breve comunque parlerò con la società”.
Dopodichè la Juventus proseguirà la caccia al trequartista, tassello chiesto esplicitamente da Allegri. Il sogno è Oscar ma il Chelsea vuole 40 milioni: difficile arrivare a una simile cifra, a meno che non parta qualcuno di importante. A giorni poi verrà definito il futuro di Pirlo: il New York City lo tenta molto, resta da capire se subito o a gennaio.
Molto diverso l’umore del Milan, costretto a rialzarsi dopo il ko del weekend. Sfumati Kondogbia e Jackson Martinez (che però non ha ancora firmato con l’Atletico Madrid), Galliani deve trovare in fretta nuovi obiettivi. Per l’attacco torna prepotentemente il nome di Ibrahimovic, anche se il vero sogno sarebbe Cavani (il Psg lo valuta 60 milioni). Da non escludere anche le candidature di Bacca (su di lui c’è anche la Roma) e Dzeko, nomi meno altisonanti ma comunque graditi.
E poi c’è la questione centrocampo: torna in auge la candidatura di Witsel dello Zenit, valutato però 40 milioni. Infine da registrare l’interesse per Rabiot, giovane talento del Psg. “Adrien vuole lasciare Parigi – ha spiegato la madre-agente Veronique. – Il Milan? Potrebbe essere una destinazione interessante, ora però è troppo presto per parlare del futuro”.