Pioggia di numeri sull’occupazione. Il ministero del Lavoro oggi ha integrato i dati diffusi il 25 maggio scorso sui nuovi contratti in aprile. Il ministero ha registrato 212.162 i contratti di lavoro in più, calcolati come saldo tra quelli attivati e quelli cessati. Di questi, 49.851 sono nuovi contratti a tempo indeterminato.
Le trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti stabili sono state 36.428 (+83% su anno).
Il ministero del Lavoro, nelle comunicazioni obbligatorie mensili sulle attivazioni e cessazioni dei contratti, precisa che i dati diffusi oggi riguardano tutti i settori economici a differenza di quelli del 25 maggio (che indicavano 210.544 contratti di lavoro in più di cui 48.536 stabili) che erano al netto del lavoro domestico e della Pubblica amministrazione.
Entrambe le rilevazioni tengono conto della introduzione in marzo del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs act, e degli sgravi contributivi per le assunzioni stabili in vigore da gennaio per tre anni.
Il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro in tutti i settori di attività economica è stato pari a 912.764. Di queste, 199.640 (circa il 22%), sono contratti a tempo indeterminato, 598.404 a tempo determinato, 18.469 contratti di apprendistato, 42.693 sono collaborazioni e 53.558 sono le forme sono contratti di inserimento lavorativo; di agenzia; intermittente; autonomo nello spettacolo.
Le cessazioni sono state pari a 700.602. Di queste, 149.789 (il 21,4%) sono relative a contratti a tempo indeterminato, 450.574 a contratti a tempo determinato, 13.665 sono contratti di apprendistato, 41.073 sono collaborazioni e 45.501 sono le altre forme di lavoro.