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Giavazzi: “La Grecia vuole rimanere povera”

Secondo l’economista bocconiano, i greci “vogliono restare un Paese a basso reddito pro-capite, la metà dell’Irlanda, meno della Slovenia. Basta garanzie Ue: l’unico modo per la Grecia di raccogliere fondi deve essere convincere i mercati a prestarglieli”.

Giavazzi: “La Grecia vuole rimanere povera”

“Ormai è evidente che i greci non hanno nessuna voglia di modernizzare la loro società. Hanno scelto la povertà. E bisogna lasciarli andare per la loro strada”. Insomma, l’Eurozona si rassegni: i 400 miliardi prestati ad Atene “non saranno mai restituiti”. Queste le parole usate da Francesco Giavazzi in un editoriale pubblicato oggi sul Financial Times.

“Sarebbe interessante – osserva l’economista bocconiano – calcolare quante ore gli ha dedicato la cancelliera Angela Merkel” piuttosto che occuparsi di tematiche di portata planetaria, come le trasformazioni di Paesi come Cina e India, o la minaccia dell’Isis: “Come se nei passati cinque anni nell’agenda del presidente Usa Barack Obama ci fosse stato poco altro a parte il Tennessee. E’ esattamente quello che è accaduto in Europa”, considerando che la Grecia vale l’1,8% del Pil dell’Eurozona.

“Quel che è fatto è fatto – continua Giavazzi –, non sta all’Europa imporre riforme alla Grecia. In cinque anni di negoziati praticamente l’unico risultato è stata una piccola riduzione del ridondante settore pubblico che peraltro è stata invertita dal governo Syriza”. 

La popolarità di cui il partito guidato da Alexis Tsipras continua a godere, secondo Giavazzi, non significa che i greci condividano la linea negoziale anti-austerità del loro nuovo governo, ma piuttosto che “vogliano restare un Paese a basso reddito pro-capite, la metà dell’Irlanda, meno della Slovenia. Basta garanzie Ue: l’unico modo per la Grecia di raccogliere fondi deve essere convincere i mercati a prestarglieli”.

Quanto al rischio contagio in caso di Grexit, “non c’è – conclude Giavazzi –, grazie alle azioni della Bce oggi l’Unione monetaria è sufficientemente resistente da reggere ad una sua fuoriuscita”.

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