Riprendono slancio le principali Borse europee. All’inizio del pomeriggio Milano e Londra guadagnano lo 0,5%, mentre Francoforte sale dell’1,3% e Parigi dell’1,4%. I listini hanno ripreso la via dei guadagni dopo alcune novità in arrivo sul versante della Grecia e del Quantitative easing, che “potrà essere aumentato”, come ha annunciato oggi per la prima volta il presidente della Bce, Mario Draghi.
In precedenza il Consiglio direttivo della Banca centrale europea aveva confermato il tasso di riferimento dell’Eurozona al minimo storico dello 0,05%. Nella conferenza stampa che ha fatto seguito al board, inoltre, Draghi ha fatto sapere che l’Eurotower ha rivisto al rialzo le previsioni sull’inflazione 2015, portandole da zero a +0,3%.
Quanto alla Grecia, il premier Alexis Tsipras ha inoltrato le proposte del suo governo per sbloccare la nuova tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. Si tratterebbe però di una lista ancora troppo generica agli occhi dei creditori internazionali (Ue, Bce e Fmi).
Il Brussels group potrebbe accettare l’idea che il surplus del bilancio greco 2015 stia sotto l’1%, lanciando un primo segnale di compromesso possibile visto che Atene ha chiesto lo 0,8%.
Stasera Tsipras incontrerà Jean Claude Juncker, presidente della Commissione Ue, ma proprio da Bruxelles hanno comunicato che “la soluzione non è prevista in serata”. In ogni caso, secondo il ministro dell’Economia italiano, Pier Carlo Padoan, “l’accordo è vicino”. Intanto, venerdì 5 giugno scade il termine entro cui Atene dovrà rimborsare 305 milioni al Fmi.
Quanto ai singoli titoli di Piazza Affari, i migliori nel primo pomeriggio sono Finmeccanica (+2,08%), Telecom Italia (+1,98%), Mediaset (+1,71%), Unicredit (+1,71%) e Prysmian (+1,33%). Tra i peggiori, invece, figurano Banco Popolare (-1,09%), Campari (-1,06%), Salvatore Ferragamo (-1,03%), A2a (-1,03%) e Saipem (-0,92%).
Negli stessi minuti, lo spread Btp-Bund viaggia in ribasso, a quota 130 punti base.
In particolare, Telecom Italia viaggia su una quotazione di 1,183 euro, nuovo massimo degli ultimi sei anni. Oltre al prossimo ingresso di Vivendi nell’azionariato dopo la scomparsa di Telco, secondo Mediobanca giova al titolo l’evoluzione del mercato brasiliano: Oì punta ad un ruolo attivo di consolidatore, At&t vuole entrare sui mercati. E Tim Brazil può trarne un grande giovamento. Intanto la settimana prossima partirà l’offerta pubblica di vendita di Inwit, la controllata attiva nel settore delle torri di trasmissione.
Il listino italiano beneficia anche del calo della disoccupazione e delle stime al rialzo dell’Ocse sull’Italia.