Al centro delle attenzioni di questa settimana il direttorio della Bce, fissato per mercoledì, che sarà seguito dalla conferenza stampa di Mario Draghi. Tanti i temi in discussione: l’andamento del Qe e l’aggiornamento delle previsioni economiche, a partire dall’inflazione. Sarà anche l’occasione per fare il punto sulla riforma Ue, così come la vede Mario Draghi. Su tutto, però, spicca il dossier Grecia, la minaccia più rilevante per l’eurozona.
Sarà un fine settimana incandescente:
1) Venerdì 5 scade la rata greca di 300 milioni da restituire al Fondo Monetario. Non è affatto escluso che l’istituto di Washington acconsenta a rinviare la scadenza, purché entro fine mese Atene ripaghi l’intera cifra (1,6 miliardi) da saldare entro giugno e, non meno importante non abbia preso corpo un piano finanziario credibile da concordare con il Brussels Group.
2) Nello stesso pomeriggio usciranno i dati del mercato del lavoro Usa, la statistica che più conterà nelle valutazioni del prossimo meeting della Fed di metà giugno. In settimana saranno rilasciati anche i dati sulle vendite di auto e l’andamento dei consumi.
3) Infine, sempre venerdì, meeting a porte chiuse dell’Opec a Vienna: il cartello dovrebbe confermare il target di produzione attuale, in attesa che abbiano termine le sanzioni contro l’Iran.